Conoscete questo autore italiano? Per i più curiosi ecco qualche dettaglio in più con le informazioni su di lui e sul suo ultimo romanzo..seguite dalla mia recensione! 😉
Titolo: Time Deal
Autore: Leonardo Patrignani
Editore: DeAgostini
Data di uscita: 13 Giugno 2017
Rilegato: 14.90
Un siero capace di rendere le persone immortali, bloccare la loro età rendendole immuni allo scorrere del tempo, un farmaco al cui fascino pochissimi sarebbero in grado di resistere se esistesse davvero, ma distribuito in questo caso attraverso l’indottrinamento. Persone bloccate nei loro visi plastici, immutabili, che si trasformano quasi in macchine inarrestabili e che ammetto mi hanno più volte inquietato con i loro sorrisi e la loro perfezione quasi come fossero bambole di ceramica in un film horror. Una società che non è rose e fiori come sembra inizialmente, e che ben presto porta i protagonisti a ritrovarsi ingarbugliati in situazioni sempre più pericolose.
In quell’assurdo paradosso si esprimeva il dramma di Aurora. Nella costante incertezza riguardo alla reale età del prossimo, nell’inconfutabile dubbio a proposito della maturità intellettuale di uno sconosciuto stava il perenne conflitto psicologico dei cittadini di quella metropoli, isolata dal resto del mondo e schiava di se stessa.
Julian è un ragazzo dai principi morali indistruttibili, capace di mettere da parte le responsabilità solo per trovare una via di salvezza per la sua sorellina Sara, o per ritrovare la sua fidanzata, Aileen, rapita improvvisamente e sparita nel nulla.
Aileen è in realtà il personaggio che mi è piaciuto meno e ammetto di non aver granché sentito quel sentimento profondo che avrebbe dovuto legare lei e Julian da dieci lunghi anni. A volte viziata, a volte capricciosa, a volte un po’ troppo legata ad una vita che sostiene di non volere. Considerata la marea di protagoniste “cazzute” – passatemi il termine – di cui si legge ultimamente nei fantasy e nei distopici, credo che lei non sia proprio l’orgoglio di noi donne. Ma forse è proprio questo a renderla più realistica.
«Ti amo.» «Anch’io, Aileen. Per questo ti chiedo di capirmi.» «Io ti capisco benissimo, da sempre, lo so che sarai l’ultimo a piegarti. Ma non ci posso fare niente, una parte di me si augura che questo accada. Perché ho paura. Ho paura di tutto ciò che sta succedendo e di tutto ciò che può allontanarci. Ti sembra strano?»
Al contrario ho amato la coppia Julian-Stan – o Stanny per la piccola Sara – un duo inarrestabile, dal legame indissolubile. Migliori amici fin dall’infanzia, mi sono sembrati come due fratelli, due complici in una vita di rinunce e sacrifici, pronti a tutto l’uno per l’altro. Di Stan poi ho adorato poi l’immancabile sarcasmo, le battute sciocche e quelle più argute, il suo frizzante umorismo che ha un po’ rivitalizzato la storia.
In effetti, nonostante le splendide premesse e lo sviluppo interessante, è una lettura che manca di vivacità, di vitalità, di quell’energia travolgente che a volte basta a rendere una lettura indimenticabile. Lo stile dell’autore mi ha lasciata perplessa, con tutte quelle descrizioni prolisse e situazioni spiegate nei minimi dettagli anche quando non sembrava necessario, una lentezza che avrebbe avuto forse bisogno di qualche dialogo in più e soprattutto di molta più azione, senza lasciare dubbi o vuoti di trama, perchè nonostante tutte quelle parole, ancora ci sono domande a cui non ho trovato una risposta.
In particolare, cosa consiste essere un affiliato? Se qualcuno lo ha letto e sa spiegarmelo, prego, perchè nonostante si è detto e ripetuto che è una cosa orribile, inumana ecc ecc, non sono riuscita a capirlo..e quindi a capire tutta quell’avversione iniziale al solo pensare alla comunità della TD Pharma riunita.
Detto questo però, non posso negare che se non si è in cerca di una storia adrenalinica e dal ritmo impetuoso, Time Deal è in realtà una lettura entusiasmante ed appassionante, ricca di spunti di riflessione e dal finale a mio avviso sorprendente. La mia valutazione per questo distopico made in Italy è un positivo 3/5, un voto che vorrei poter alzare per la brillante idea di fondo e per i sorprendenti risvolti, ma che purtroppo è penalizzato dai dubbi rimasti e dalla lentezza della narrazione.
Consiglierei questo libro… a chi è in cerca di una lettura distopica originale, appassionante e al contempo estremamente particolareggiata nelle sue descrizioni, con un filo di romanticismo che non guasta e una “spalla” incredibile.
Io credo che alle parole “vita eterna” avrei alzato la manica per una bella puntura, sarà che spero sempre che ogni giorno abbia qualche ora in più..probabilmente però una vita breve ma intensa ha un sapore meno cinico e amaro.
1 Commento
Anche per me la valutazione è di tre stelline