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    Rainbow Bookclub | Discussione PARTE IV di Come fermare il tempo

    Buongiorno lettori! Oggi vi parlo di una splendida lettura che sto affrontando questo mese con il Rainbow Book Club e il libro in questione è COME FERMARE IL TEMPO, di Matt Haig, una storia straordinaria attraverso presente e passato, due linee quasi parallele che riescono comunque a fondersi in un tripudio di emozioni…

    Sì, forse ho iniziato con troppo slancio, ma date una lettura alla prima pagina e già capirete che è una storia che merita davvero di essere letta. Ma torniamo a noi e oggi è arrivato il momenti di discutere dei capitoli che compongono la IV parte del romanzo. Se non siete ancora arrivati a questo punto, attenti agli spoilers…io vi ho avvisati! 😉

    Questa parte è forse la più lunga delle cinque, e a mio parere è proprio qui che scopriamo le vere impressioni di Tom riguardo la Società degli Albatros, oltre a conoscere alcuni importanti eventi della sua vita che lo hanno reso l’uomo che è oggi. In particolare mi è piaciuto come finalmente siano venuti allo scoperto i caratteri costanti della sua vita che lo rendono prigioniero della sua natura.

    Scoprire come vivere tanto a lungo ha alterato non solo la sua visione del mondo, ma la sua relazione con il resto dell’umanità. Ed è proprio in queste pagine che finalmente apre il proprio cuore ad altri dopo centinaia di anni, sentendosi per la prima volta da allora di nuovo vivo.

    Voglio baciarla ma non so come fare. Sono rimasto da solo per quattro secoli e non ho la minima idea dell’etichetta moderna. Però mi sento leggero, felice. In realtà mi accontenterei anche di questo. Questo momento da Ode su un’urna greca. Quel bacio che rimane per sempre una possibilità. Lei che guarda me e io che guardo lei. Mi rendo conto di voler svelare il suo mistero quanto lei vuole svelare il mio.

    Quella che scopriamo con Tom è una realtà fatta di alti e bassi, due volti della stessa medaglia in cui non esistono mezze misure, ma solo euforia e sofferenza. E il carattere disfattista che sempre più opprime la narrazione di Tom sembra rendere perfettamente l’idea di come questa situazione lo stia stremando, esaurendo, rendendo l’ombra di ciò che era. Ancora più angoscianti sono poi i ricordi del passato che affiorano all’improvviso adombrando il presente, soffocandolo fino ad annullarlo.

    Poso gli occhi sui tasti. È da quando vivevo a Parigi che non suono più. Non sul serio. Quasi un secolo fa. C’era qualcosa nel pianoforte, rispetto alla chitarra. Esigeva di più da te. Aveva un costo emotivo troppo alto. Non ho idea di cosa suonare. Mi rimbocco le maniche. Chiudo gli occhi. Nulla. Suono la prima melodia che mi viene in mente. Greensleeves . Sono in un pub di East London e sto suonando Greensleeves al pianoforte. […] Provo le stesse sensazioni che provavo un tempo mentre suonavo da Ciro’s a Parigi. Detto in breve, ricordo cos’è capace di fare il pianoforte. Ma poi dentro di me si affacciano altri ricordi, e la testa mi pulsa mentre la mente cade preda di una sorta di crampo emotivo.

    Ed ecco la parte più dolorosa di tutte, il passato. La storia di Tom è straziante, una sofferenza continua tra un capitolo e l’altro. Non tanto le sue vicende, ma ciò che le persone che ha amato hanno dovuto patire a causa dell’ignoranza e della cattiveria della gente. In particolare, non riesco a smettere di chiedermi dove sia Marion, che fine abbia fatto e se sia ancora viva, dopotutto. L’idea che una ragazzina possa aver superato tutto ciò che ha passato Tom mi sembra quasi impossibile, ma la speranza è l’ultima a morire e ho una strana sensazione che forse Hendrich potrebbe sapere più di quel che dice.

    Non completò il pensiero. Non disse che loro due non erano al sicuro con me, ma io sapevo che lei lo sapeva, e la consapevolezza di essere io stesso il pericolo da cui volevo proteggerle per poco non mi uccise. Non parlai. Cosa avrei potuto dire? Sapevo che Rose era in grado di sopravvivere senza di me. In realtà, sarebbe sopravvissuta più facilmente senza di me. Lei riuscì finalmente a guardarmi in faccia. «Non è per me. Non è per me che ho paura. Non sarò veramente viva senza di te. Sarò un fantasma che respira». E quella fu la fine. Fu il momento in cui ogni speranza scomparve.

    Ma tornando alle cose belle di queste pagine, Haig ha saputo farmi sorridere inserendo nella storia personaggi come Shakespeare, Chaplin o Fitzgerald. Incontri fugaci che hanno dato un tocco di vivacità ai tristi e tormentati racconti del passato di Tom. Ancora più strabiliante è poi il fatto che l’autore sia riuscito a far brillare questi celebri personaggi in così poche righe, dandoci l’essenza di quella che si pensa essere stata la loro personalità, rendendoli reali e umani come qualsiasi altro personaggio del racconto. Uno dei tanti aspetti che nell’insieme stanno rendendo la lettura di Come fermare il tempo davvero incredibile, coinvolgente e soprattutto appassionante.

    Un gruppo di quattro uomini entrò in sala e fu accompagnato al tavolo. Uno di loro aveva il viso più riconoscibile del pianeta. Era Charlie Chaplin. Vide Lillian Gish, si avvicinò al suo tavolo e le parlò, con un’espressione calma inframmezzata di tanto in tanto da un rapido sorriso nervoso. Lei rise con grazia. Avevo respirato la stessa aria di Shakespeare, e ora respiravo quella di Chaplin. Come potevo mostrarmi ingrato? «Noi siamo i fili invisibili della Storia» mi disse Hendrich, come se mi stesse leggendo nella mente. Chaplin si accorse che lo stavamo guardando e sollevò appena un’invisibile bombetta nella nostra direzione.

    Onestamente non vedo l’ora di proseguire, soprattutto per conoscere la morale di questo libro che sembra raccontare del Tempo in ogni suo aspetto, forma e consistenza, una lettura da cui non mi aspettavo granché e che invece mi sta conquistando per il suo particolare carattere che la rende unica e inimitabile.

    Ma adesso sono curiosa di sentire i vostri pareri su questa quarta parte, se come me state apprezzando il modo in cui Haig ha deciso di parlare del Tempo o se in realtà non vi sta poi piacendo così tanto…insomma, attendo con ansia una bella discussione e qualche opinione contrastante, giusto per fare un paio di intriganti chiacchiere librose! 😉

    Prima di salutarci, vi ricordo che le prossime tappe o letture le potete trovare nel gruppo facebook del Rainbow Book Club …mi raccomando, non perdetevele! 😉

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    8 Commento

  • Rispondi sorairo 23 Ottobre 2018 at 11:05

    Io ho adorato questo libro!
    La malinconia ed il dolore che traspaiono da queste pagine colpiscono il cuore. Io sono decisamente innamorata di Tom, so anche il francese, pure se non sono madrelingua. Quindi gli faccio un rapido corso sull'etichetta moderna senza problemi XD
    Le parti con i personaggi famosi sono divertenti e rendono pieno e "realistico" il racconto.
    Personalmente non riesco a trovare difetti nel libro, tranne uno di cui parlerò durante l'ultima tappa per non rovinare la lettura. Non è uno spoiler, ma può rovinare le ultime pagine.

    • Rispondi Francesca Verde 24 Ottobre 2018 at 12:42

      Adesso sono curiosa di sapere di che si tratta!! Ma in ogni caso, sono d'accordo con te su tutto quanto e direi che la nostra Ele non poteva proporre una lettura migliore, anche se ad alcuni non sta piacendo…forse è uno di quei libri che o si amano o si odiano, io di sicuro lo adoro!

  • Rispondi Rosaria Sgarlata 24 Ottobre 2018 at 07:21

    Il meglio, secondo me, deve ancora venire.

    • Rispondi Francesca Verde 24 Ottobre 2018 at 12:43

      Qualcosa mi dice che l'hai già finito, Rosy! Ma niente spoiler, questa sera mi dedico all'ultima parte, quindi rimandiamo le chiacchiere! U_U

  • Rispondi Federica 24 Ottobre 2018 at 18:02

    Concordo sul fatto che questo sia un classico libro che o si ama o si odia, io ovviamente faccio parte del primo gruppo!
    Questo romanzo riesce a tenere altissimo il livello di emozioni anche dopo tanti capitoli letti e, anzi, migliora pagina dopo pagina. La mia curiosità nello scoprire la verità su Marion cresce sempre di più, unita adesso a quella su come (e se) evolverà il rapporto tra Tom e Camille. Stasera conto anche io di leggere l'ultima parte e arrivare finalmente alla conclusione, non vedo l'ora!

    • Rispondi Francesca Verde 28 Ottobre 2018 at 13:37

      Ciao Federica, sono felice ti stia piacendo questa lettura! ^^
      Come hai detto le emozioni non mancano e forse è proprio questo a rendere tanto vivo l'interesse, speriamo che sul finale non ci deluda! 😉

  • Rispondi Vivere Tra Le Righe 2 Novembre 2018 at 22:40

    E anche qui, mi lasci senza parole! Quanto è stato bello leggere degli incontri di Tom con Fitzgerald e gli altri? Stupendo…

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