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    Rainbow Book Club | Discussione CAP 14-20 de “La Casa”, di Natasha Preston

    Buongiorno lettori! Oggi vi parlo di una splendida lettura che sto affrontando questo mese con il Rainbow Book Club e il libro in questione è LA CASA, thriller di Natasha Preston, edito Piemme, che se inizialmente mi aveva inquietata, adesso per fortuna si sta alleggerendo…
    I capitoli di cui vi parlo sono quelli dal 14 al 20, sette capitoli ognuno con un colpo di scena e direi che finalmente la storia inizia ad avere un senso, ma andiamo con ordine!

    Ah, se non siete ancora arrivati a questo punto, attenti agli spoilers…io vi ho avvisati! 😉

    In questa parte torniamo, dopo troppe pagine “vuote”, sui binari di un bel thriller, e finalmente inizia a venire fuori qualche indizio, non tanto riguardo l’omicidio vero e proprio, ma sui sospettati e soprattutto sulle due vittime.
    Misteri e segreti che oltre a sconvolgere noi lettori, sono in grado di mandare all’aria le certezze di Mackenzie che si rende conto che dopotutto potrebbe veramente essere stato uno dei suoi tre migliori amici a uccidere Josh e Courtney.

    “Perché non poteva essere tutto più chiaro? Se uno dei miei amici era l’assassino, quella persona non solo stava nascondendo la verità, ma permetteva anche che tutti gli altri fossero considerati dei sospettati. Fino a quando lo avrebbe permesso? Se io fossi stata accusata formalmente, il vero assassino mi avrebbe lasciato andare in prigione? Questa non era amicizia. Io non avrei mai anteposto il mio bene a quello delle persone che amavo. Wow, Blake aveva ragione. Avevo troppa fiducia nella gente.”

    Ma ciò che più angoscia la nostra protagonista sono i messaggi anonimi e minacciosi che continuano ad arrivare, sia a lei che a Blake. Messaggi in pieno stile Pretty Little Liars, tanto che fra adolescenti detective che non dicono nulla ai genitori, messaggini minatori e la polizia che per ora praticamente inutile ho davvero pensato di essere di nuovo alle prese con un frutto della cara e vecchia Marlene King.

    “L’80% delle vittime conosce il proprio assassino. Pensa a quelli che conosci, Mackenzie.”

    Fortunatamente, non scadiamo così tanto nel banale perchè oltre a scoprire segreti nascosti e personalità per ora ignorate di alcuni degli amici di Mackenzie, veniamo anche a sapere che dopotutto l’ispettore Wright non sta realmente a girarsi i pollici, tanto che alla fine qualcosa conclude. Ma saranno corrette le sue supposizioni, o anche lui è stato aggirato dalle prove fin troppo evidenti di quell’omicidio?

    I due agenti spinsero Blake verso la porta. Impiegai qualche secondo a costringere le mie gambe a camminare, poi mi precipitai fuori. «Aspettate!» gridai dietro di loro. Avevano commesso un errore. Gli agenti avevano appena aperto la portiera posteriore per far entrare Blake quando raggiunsi l’auto. Blake mi guardò e la sua espressione, di totale sconfitta, mi fece piangere il cuore. «Non sono stato io, Mackenzie» disse prima di sparire nell’abitacolo. Mi guardò mentre l’auto partiva, supplicandomi con gli occhi di credergli. Gli credevo. Ovviamente gli credevo, e vederlo mentre lo portavano via mi faceva così male da farmi mancare il respiro. Mi ero innamorata di lui.

    Ed è qui che la mia teoria è andata in fumo! Come ogni thriller che si rispetti, anche questo sta tirando fuori il mio spirito indagatore e ammetto che ero davvero convinta che Blake avesse aggirato Mackenzie e in qualche modo le avesse fatto uccidere i due amici sotto qualche strano stupefacente (già sappiamo che i cinque sospettati sono stati drogati, la notte dell’omicidio), se la fosse fatta amica, e poi ci stesse giocando come il gatto col topo, mentre lei pian piano avrebbe scoperto che dopotutto non era poi così innocente come pensavamo tutti. Qualche indizio c’è stato, più di uno, e in effetti ero proprio convinta di questa soluzione.

    Eppure, Blake viene arrestato. E sarà un bravo attore, ma io adesso credo alla sua innocenza, e vi dirò, la mia precedente teoria sembra troppo arzigogolata per essere giusta. Tuttavia, potrei avere gli occhi foderati di poliuretano espanso come Mackenzie, che dopo un paio di settimane in balia di Blake si fida solo e unicamente di lui, addirittura credendosi innamorata.

    E questo non mi piace, non mi piace affatto. Mi sembra una storia d’amore alla Bonnie e Clyde, come si definiscono i due, un po’ troppo campata per aria, con troppi “buchi”, inoltre ammetto che le bugie di Blake e il possibile movente non me lo rendono così innocente…insomma, ho il caos totale in testa e siamo a pochi capitoli dal finale, quindi credo che lo finirò oggi stesso per sapere chi ha davvero ucciso Josh e Courtney, e perchè la storia di Tilly e Gigi sembra essere così rilevante. Perché sì, avevo anche una teoria per loro due, ma questa ve la risparmio, dopotutto.

    Ma adesso sono curiosa di sentire i vostri pareri su questi sette capitoli, le vostre teorie magari e se come me siete sempre più confusi su chi possa essere l’assassino, o gli assassini! Che ne dite di due complici?? 


    Insomma, attendo con ansia una bella discussione e qualche opinione contrastante, giusto per fare un paio di intriganti chiacchiere librose! 😉

    Prima di salutarci, vi ricordo che le prossime tappe o letture le potete trovare nel gruppo facebook del Rainbow Book Club …mi raccomando, non perdetevele! 😉

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    2 Commento

  • Rispondi Federica 17 Novembre 2018 at 14:23

    Purtroppo non ho teorie e, come te, dopo questi colpi di scena sono più confusa di prima riguarda all'assassino!
    Sono arrivata con qualche giorno di ritardo a leggere questa parte (che fatica "sospendere" il libro per stare al passo con il GdL, però è bello discuterne insieme!) ma ora credo che procederò spedita verso il finale, sono troppo curiosa!

    • Rispondi Francesca Verde 19 Novembre 2018 at 21:09

      Ciao Federica! Io alla fine l'ho finito la sera stessa, e ti dirò, il finale per me è stato un po' "Meh", però tutto sommato è stata una lettura scorrevole, leggera anche per essere un thriller.

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