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  • Recensione / Review Party

    Hunger Games. Il canto della rivolta – Suzanne Collins (HG#3)

    Ciao Lettori! Negli scorsi giorni vi ho parlato dei primi due volumi della serie Hunger Games di Suzanne Collins in un meraviglioso Review Party che termina oggi con l’ultimo appuntamento. Vi racconto in questo post di HUNGER GAMES. IL CANTO DELLA RIVOLTA, il più oscuro e straziante dei tre libri, un epilogo unico e incredibile.

    Per questo evento ringrazio Raffaella di The Reading’s Love per aver organizzato tutto e la casa editrice per la copia recensione in omaggio in questa meravigliosa nuova edizione. Ed ora, qualche info più dettagliata sul terzo libro in riedizione seguita dalla mia recensione!

    TITOLO Hunger Games. ll canto della rivolta (Hunger Games #3)
    AUTORE Suzanne Collins
    EDITORE Mondadori
    DATA DI USCITA 22 Ottobre 2019
    PAGINE 421
    CARTACEO 13.00 €  |  E-BOOK 12.50 €
    (CLICCA SULLA COPERTINA PER ACQUISTARLO)

    vive nel Connecticut con la sua famiglia e due gatti selvatici. L’idea degli Hunger Games si è fatta strada nella sua mente mentre faceva zapping tra le immagini dei reality show e quelle della guerra vera. I suoi libri sono tradotti in 40 Paesi e continuamente ristampati: negli Stati Uniti la saga ha superato i 36 milioni di copie. Un vero fenomeno di massa, tanto che la rivista «Time» ha nominato Suzanne Collins tra le 100 più influenti personalità della cultura. Suzanne è anche autrice della serie “Gregor”, sempre pubblicata in Italia da Mondadori.

    Contro ogni previsione, Katniss Everdeen è sopravvissuta all’Arena degli Hunger Games. Due volte. Ora vive in una bella casa, nel Distretto 12, con sua madre e la sorella Prim. E sta per sposarsi. Sarà una cerimonia bellissima, e Katniss indosserà un abito meraviglioso. Sembra un sogno… Invece è un incubo. Katniss è in pericolo. E con lei tutti coloro a cui vuole bene. Tutti coloro che le sono vicini. Tutti gli abitanti del Distretto. Perché la sua ultima vittoria ha offeso le alte sfere, a Capitol City. E il presidente Snow ha giurato vendetta. Comincia la guerra. Quella vera. Al cui confronto l’Arena sembrerà una passeggiata.

    RECENSIONE

    HUNGER GAMES. IL CANTO DELLA RIVOLTA è l’ultimo libro di una trilogia ormai divenuta un classico della distopia contemporanea, con questa serie Suzanne Collins ha aperto le porte a tutto uno scenario letterario che negli ultimi anni ci ha quasi subissato per la gran quantità di titoli che sono usciti sotto questo genere, ma nulla è come l’originale, si sa, e Hunger Games è una miscela di ingredienti decisamente ben scelti.

    Dopo un primo libro intrigante e ricco di azione, l’autrice inizia a scavare più a fondo nel mondo che ha ideato regalandoci un secondo libro ricco di azione ma soprattutto di emozioni che “ribollono in pentola”, con quest’ultimo volume infine il cambio di rotta è chiaro e implacabile: l’atmosfera più cupa, la rabbia, la sofferenza e quei protagonisti che cadono come foglie, perchè oltre a regalare grandi emozioni Suzanne Collins sa perfettamente come stroncare le speranze del lettore.

    Ogni personaggio di questa storia ha una profondità disarmante, oltre a Katniss il cui ruolo e le cui emozioni sono sempre più esasperate (e oserei dire disperate), l’oscurità e la corruzione di quel mondo futuro governato da una vera e propria dittatura “dai guanti di velluto” sfocia in ogni protagonista. Le loro storie sono spesso drammatiche, le situazioni che si trovano a dover affrontare sono quasi strazianti, e la consapevolezza di poter non vedere l’alba del giorno è sempre più prepotente, ma c’è un carattere fondamentale che Suzanne Collins fa crescere in modo costante dall’inizio alla fine di questa trilogia, ovvero la speranza di un futuro migliore.

    Un desiderio inarrestabile che si fa strada tra il dolore e la guerra, un sentimento che unisce le persone, crea una resistenza al Presidente Snow e alla sua dittatura, ma alla fine non è abbastanza. Ogni animo in questo libro viene plasmato dalla guerra imminente, travolto dalla perdita di una persona cara, oscurato dal desiderio di vendetta, ed è esattamente qui che Suzanne Collins tira fuori la sua abile manifestazione di ciò che è realmente l’Uomo. Nessuno dei protagonisti viene risparmiato, le loro tristi storie spesso finiscono per diventare ancora più tetre e alla fine quello che rimane sono solo gusci di persone svuotate.

    Pubblicizzata come lettura per un pubblico giovane, credo che la serie Hunger Games sia adatta anche a un target più maturo, lettori in grado di cogliere le sfumature più profonde che l’autrice ha saputo dare ad una storia di cui ha tirato le fila con maestria e che ha concluso con un epilogo apparentemente sereno, ma tutt’altro che lieto.

    Rimettere insieme i pezzi richiede dieci volte il tempo che serve per crollare.

    E dopo queste tre riletture ho una voglia matta di rivedere anche i film, magari questo weekend mi getto in una maratona…adoro adoro Hunger Games, credo sia la mia serie distopica preferita in assoluto!

      QUAL È LA VOSTRA SERIE DISTOPICA PREFERITA?  

    Fatemi sapere, sono curiosa di conoscere le vostre risposte e magari di aggiungere qualche trilogia alla mia TBR! 😉
    franci
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