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    Fidanzati dell’inverno – Christelle Dabos

    Buongiorno! Oggi non vi parlerò di una novità, ma di un libro uscito nel 2018 che finalmente sono riuscita a leggere. Il titolo è FIDANZATI DELL’INVERNO di Christelle Dabos, primo libro della trilogia fantasy L’Attraversaspecchi che ho letto insieme a Ele di Vivere tra le righe e Irene di Un libro e una tazza di tè, perchè ormai eravamo le uniche rimaste a non aver dato una chance a quest’autrice e (per fortuna) alla fine ci siamo date una mossa. Vi lascio qualche info su libro e autrice seguita dalla mia recensione! 😉

    TITOLO Fidanzati dell’inverno (L’Attraversaspecchi #1)
    AUTORE Christelle Dabos
    EDITORE Edizioni E/O
    DATA DI USCITA 18 Aprile 2018
    PAGINE 504
    CARTACEO 16.00 €  |  E-BOOK 12.99 €
    (CLICCA SULLA COPERTINA PER ACQUISTARLO)

    Christelle Dabos (Costa Azzurra-1980) è cresciuta a Cannes in una famiglia di musicisti e artisti. Scrive le prime storie all’università. Durante un periodo di convalescenza si unisce al Silver Plume, una comunità di scrittori su internet che la incoraggia a partecipare a un concorso organizzato da Gallimard Jeunesse. Dal 2005 vive e lavora in Belgio. Nel 2013 ha vinto il Prix du Premier Roman Jeunesse Gallimard-RTL-Télérama per Fidanzati dell’inverno. Nel 2016 i primi due libri della saga sono stati premiati con il Grand Prix de l’Imaginaire.

    In un universo composto da ventuno arche, tante quanti sono i pianeti che orbitano intorno a quella che fu la Terra, vive Ofelia. Originaria dell’arca “Anima”, è una ragazza timida, goffa e un po’ miope ma con due doni particolari: può attraversare gli specchi e leggere il passato degli oggetti. Lavora come curatrice di un museo finché le Decane della città decidono di darla in sposa al nobile Thorn, della potente famiglia dei Draghi. Questo significa trasferirsi su un’altra arca, “Polo”, molto più fredda e inospitale di Anima, abitata da bestie giganti e famiglie sempre in lotta tra loro. Ma per quale scopo è stata scelta proprio lei? Tra oggetti capricciosi, illusioni ottiche, mondi galleggianti e lotte di potere, Ofelia scoprirà di essere la chiave fondamentale di un enigma da cui potrebbe dipendere il destino del suo mondo.

    RECENSIONE

    FIDANZATI DELL’INVERNO è una lettura che volevo affrontare da un po’, da tempo in effetti mi aspettava sulla libreria e ormai ammetto che qualche granello di polvere ci si era depositato, tuttavia finalmente una settimana fa ho colto l’occasione di leggerlo insieme a Ele di Vivere tra le righe e Irene di Un libro e una tazza di tè e non appena l’ho iniziato ho capito che non sarei riuscita ad aspettare i tempi di nessuno.

    Care amiche lettrici, Fidanzati dell’Inverno mi ha travolta sin dall’incipit. Sono stata conquistata dall’ambientazione fantasy di un universo futuro in cui la Terra è solo un nucleo intorno al quale gravitano 21 arche, ognuna delle quali è una città/paese la cui gerarchia ha al vertice uno spirito di famiglia immortale, personaggi che ancora la Dabos non ci ha raccontato in modo dettagliato, ma sappiamo che sono sicuramente molto diversi dagli umani, anche quest’ultimi dotati di poteri speciali.

    Leggere un oggetto significa dimenticare un po’ se stessi per far posto al passato di un altro, mentre attraversare gli specchi significa affrontare se stessi. Ci vuole fegato per guardarsi negli occhi, vedersi per ciò che si è, immergersi nel proprio riflesso. Credimi, non è una cosa da tutti

    In particolare in questo primo libro ci troviamo a esplorare due arche: Anima e Polo, una l’esatto opposto dell’altra. Anima ci accoglie sin dalla prima pagina in un carnevale di oggetti viventi, colori, persone con un grande cuore e bizze di famiglia.
    Polo è invece dove veniamo spediti insieme a Ofelia, la protagonista, qualche capitolo successivo, una città gelida i cui abitanti si rivelano avere anch’essi un cuore di ghiaccio e una passione sfrenata per intrighi e omicidi.Due luoghi totalmente opposti che rispecchiano i due protagonisti.

    Ofelia e Thorn sono come il Sole e la Luna, il bianco e il nero, il fuoco e il ghiaccio. Lei è una fiamma che non si spegne mai, un tornado di emozioni, dubbi, paure e rabbia, con un cuore immerso e una tenacia incredibile, il tutto alleggerito da una goffaggine non da poco. Di lui invece sappiamo poco, se non che non ama palare a sproposito, non esprime mai davvero quello che prova (perchè sì, io sono convinta che lui abbia un cuore!) e non sembra andare oltre ai numeri, quelle cifre che gli danno una certezza incrollabile.
    Se il dono di Ofelia è la lettura degli oggetti con cui riporta a galla i ricordi e il passato, quello di Thorn è distruzione, dolore, sofferenza, ecco perchè sono in definitiva l’uno l’opposto dell’altra (e perchè li shippo maledettamente insieme!!).

    Ma una semplice storia d’amore non è ovviamente nei piani di Christelle Dabos che con maestria e un pizzico di audacia di porta a scoprire un universo fatto di intrighi e segreti, piani crudeli e cuori egoisti, ma soprattutto illusioni. Ogni volto ha una doppia faccia, ogni luogo affascinante ha un risvolto della medaglia poco piacevole e il finale ci insegna chiaramente che nulla è semplicemente ciò che abbiamo deciso di definire in un determinato modo.

    Troppo arrovellato? Bè, appena finito l’epilogo avrei voluto chiedere spiegazioni all’autrice, perchè dopo un libro così coinvolgente ci ha davvero lasciati sul più bello, ma a mente fredda capisco che quello che voleva mostrarci era solo il perno centrale di tutta la storia, ovvero che nulla è come sembra, che la fiducia è quasi sempre mal riposta e che non puoi mai sapere cosa nasconde la luce in fondo al tunnel di pessime situazioni che stai attraversando.

    A forza di vedere illusioni aveva perso le proprie, e andava bene così. Quando le illusioni spariscono rimane solo la verità. I suoi occhi si sarebbero rivolti meno verso l’interno e più sul mondo. Avevano ancora molto da vedere e da imparare.

    Una lettura che mi ha conquistata, coinvolgendomi emotivamente e appassionandomi alle vicende dei protagonisti in modo quasi viscerale, un libro che si lascia divorare e che consiglio assolutamente a chi ama i fantasy dai toni leggeri, a chi non disdegna gli intrighi di potere e le bizze di corte, ma soprattutto a chi ama quelle letture capaci di rivoltare tutto nel finale.

    Ed ora vi saluto, vado a cercare il sequel, Gli Scomparsi di Chiardiluna, ma   sono davvero curiosa di sapere se avete letto questo libro o tutti e tre i libri già usciti in Italia della serie, o se in caso contrario è un titolo sulla vostra TBR  …aspetto i vostri feedback e vi auguro una splendida giornata! 😉

    franci
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