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  • Graphic Novel / Recensione

    Il Principe e la Sarta, di Jen Wang

    Buongiorno lettori! Qualche tempo sul profilo instagram di Sunflakes ho visto un meraviglioso post dedicato a IL PRINCIPE E LA SARTA, graphic novel di Jen Wang edita Bao Publishing la cui copertina mi aveva già precedente attratta. Le parole di Leen mi hanno convinta a dare a questa storia una chance e giusto settimana scorsa l’ho trovato in biblioteca in bella mostra su uno scaffale, così mi sono decisa a prenderlo in prestito e a leggerlo. Ovviamente ha finito per farmi innamorare, ma di seguito vi lascio la mia recensione il più possibile oggettiva! 😉

    TITOLO Il Principe e la Sarta
    AUTORE Jen Wang
    EDITORE Bao Publishing
    DATA DI USCITA 6 Giugno 2019
    PAGINE 296
    CARTACEO 21.00 €  |  E-BOOK 7.77 €
    (CLICCA SULLA COPERTINA PER ACQUISTARLO)

    Jen Wang è una sceneggiatrice, fumettista e illustratrice di origini asiatiche naturalizzata americana. È conosciuta principalmente per essere co-fondatrice e organizzatrice del festival di fumetti di Los Angeles “Comic Arts LA”. Tra i suoi lavori, i disegni per Adventure Time e i suoi graphic novel Koko Be Good, In Real Life e Il principe e la sarta, pubblicato in Italia da BAO Publishing.

    Un principe con un segreto, un’umile sarta con un grande sogno. Una storia che parla di come si capisce e si accetta chi si è veramente, anche quando gli altri potrebbero giudicarti male. Perché a volte tutto il coraggio che ti serve è nello sguardo di qualcuno che ti vede per come veramente sei.

    RECENSIONE

    IL PRINCIPE E LA SARTA è una storia molto semplice che racconta un tema insolito. La verità è che non leggo molti libri incentrati su temi come l’affermazione della propria identità contro tutti e tutto (lo so, lo so, sono un mostro, ma non lo faccio apposta, semplicemente non capitano nel mio radar…), ma trovo che in questa graphic novel l’autrice abbia toccato le note giuste con il giusto tatto e una sensibilità incredibile.

    L’aggettivo che più di tutti mi viene spontaneo associare a Il principe la sarta è in effetti TENERO. Tenera è la storia, tenera l’amicizia tra i due protagonisti, teneri i loro desideri e pensieri, e teneri sono anche i disegni. Lo stile morbido delle illustrazioni è perfettamente in linea con la storia, i colori sono azzeccatissimi e l’insieme è meravigliosamente coinvolgente.

    Viene messa in luce la crisi di identità in modo inusuale, i personaggi hanno bisogni semplici eppure le loro emozioni hanno un migliaio di sfumature diverse, in generale sono profondi e credibili, cosa non facile da realizzare in una storia così breve. La trama non è delle più complesse, è facile prevedere come andrà a svilupparsi e poi come si concluderà nell’epilogo, eppure la voglia di leggere questa storia non viene mai a mancare. Questo particolare non è certo negativo, con uno sviluppo degli eventi poco complesso rimane molto spazio a tutta quella che è la sfera emotiva dei protagonisti.

    Sono proprio i personaggi a dare spessore a questo racconto, tanto che graficamente gli ambienti sono a malapena accennati nelle illustrazioni e le “persone di contorno” finiscono per essere unicamente un mare di colore. Il focus è incentrato proprio sull’evoluzione dei due protagonisti, sulle loro difficoltà e sul loro desiderio di far emergere il proprio io in un mondo dove questo viene soffocato.

    L’unico particolare che non ho apprezzato è stato l’epilogo che devo ammettere mi è sembrato fin troppo sviolinato, se mi passate il termine. Non mi è sembrato credibile né plausibile, non mi ha soddisfatta anche se un sorriso me lo ha strappato, di certo non è quello che mi sarei aspettata di leggere alla fine di un libro il cui cardine è proprio un tema così coraggioso.

    Ma nel complesso è forse una delle più belle graphic novel che ho letto sinora: una storia dolce, che cerca di trattare un tema attuale e complesso con una trama semplice, con dei personaggi ben costruiti e un’armonia incredibile tra illustrazioni e sceneggiatura.

    Una storia a fumetti che ho adorato, ho davvero amato lo stile di Jen Wang, cosa che poi ho molto apprezzato è stato alal fine del libro il racconto del suo processo creativo, una piccola aggiunta che da ancora più valore a questo libro!

    Ma adesso sono curiosa, voi l’avete letto? Fatemi sapere cosa ne pensate, se vi è piaciuto o se vi ispira, mi raccomando, lasciatemi un feedback! 😉

    franci
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