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    Seija, di Cecilia Randall (Millennio di fuoco #1)

    Buongiorno lettori! Questo weekend ho finito di leggere MILLENNIO DI FUOCO – SEIJA, il primo libro della duologia fantasy di Cecilia Randall che sto leggendo con il gruppo di lettura organizzato da Giusy di Divoratori di libri e Valentina Arya_ravengirl. Una lettura che mi ha tenuta parecchio impegnata, ma che nel complesso ho apprezzato, ma vi racconto qualcosa di più nella recensione qui sotto, nel frattempo ecco qualche informazione su libro e autrice! 😉

    TITOLO Millennio di fuoco. Seija 
    AUTORE Cecilia Randall
    EDITORE Mondadori
    PAGINE 415
    DATA DI USCITA 15 Ottobre 2013
    CARTACEO 9.90 € |  E-BOOK 9.99 € (Sì, è corretto!)
    (CLICCA SULLA COPERTINA PER ACQUISTARLO)

    Cecilia Randall è nata a Modena, ama definirsi cresciuta a “pane, libri e fumetti”. Laureata in Lingue e Letterature straniere e con un master in Comunicazione, lavora come grafico web designer ed è una delle autrici fantasy italiane più apprezzate. Si è imposta all’attenzione del pubblico con la saga Hyperversum (Giunti), seguita da Gens Arcana (Mondadori), e Seija, primo volume del dittico Millennio di fuoco di cui Raivo è la conclusione. Il suo sito ufficiale è: www.ceciliarandall.it

    Baviera 1999 d.C. Mille anni sono trascorsi da quando il demoniaco popolo vaivar è apparso in Europa, muovendo dalle lande desolate oltre il Volga per reclamare il possesso delle terre abitate dagli umani e cambiare la Storia per sempre. Da allora una guerra infinita strazia il continente ormai condannato a un eterno medioevo, in cui i regni nati dalle ceneri dell’antico Sacro Impero sopravvivono a fatica tra alleanze precarie, rovesciamenti di fronte ed epidemie. I vaivar avanzano con armate di creature innaturali e spaventose, i manvar: la loro marcia procede inesorabile e sono giunti ormai nel cuore della Baviera. Ed è qui che troviamo Seija, giovane coraggiosa e tenace, l’erede di un’antica stirpe di guerrieri pagani, cacciati dalle terre di Kaleva proprio in seguito all’invasione dei vaivar. Adesso il suo popolo, decimato e nomade, sopravvive offrendo ai cristiani la propria abilità militare in cambio di cibo e di un luogo sicuro in cui piantare le tende. Seija è pronta alla lotta contro l’esercito vaivar comandato dal più grande nemico degli umani: Raivo, il Traditore dalla Mano Insanguinata, stratega temibile, condottiero spietato e unico uomo a essersi venduto anima e corpo ad Ananta, l’immortale regina dei vaivar, per farsi trasformare in un demone plurisecolare e sterminare quella che una volta era la sua specie. Ma quando Seija è costretta ad affrontare il Traditore nel pieno della battaglia, il fantasma di un antico segreto cambia per sempre il suo destino.

    RECENSIONE

    SEIJA. MILLENNIO DI FUOCO è un libro che mi ha sempre attratta ma che non ho mai deciso di leggere davvero, complice il prezzo e l’iniziativa di Giusy e Valentina alla fine ho ceduto. E ho fatto benissimo, perchè si tratta di un fantasy made in Italy davvero ben elaborato, con un’ambientazione intrigante e una trama avvincente, non ultimo i personaggi estremamente ben costruiti. Ma andiamo con ordine!

    La storia è ambientata nella Baviera medievale, l’anno però è il 1999, perchè da mille anni ormai l’europa centrale è succube dell’avanzata dei Vaivar e dei Manvar, creature simili a demoni/orchi che non risparmiano niente e nessuno. Sul fronte “umano” abbiamo imperterriti cristiani e Sahaavi, questi ultimi provenienti dalla Finlandia, ma ormai nomadi dopo una feroce battaglia. Una scacchiera di guerra apparentemente semplice, ornata da scenari di vendetta ed esaltazione religiosa, che Cecilia Randall ci racconta in modo arguto, tra una battaglia e l’altra, instaurando nel lettore la giusta angoscia che accompagna un territorio in perenne guerra.

    Sotto le mura la terra era rossa e nera, di cadaveri e di demoni. I nemici portavano gli stendardi con la Torre della Strage, simbolo del loro maledetto padrone. Lui stava per vincere. Ancora una volta.

    Una situazione ormai agli sgoccioli tuttavia, che attraverso i due protagonisti possiamo studiare da uno schieramento all’altro. Seija è infatti a capo dell’esercito Sahaavi, al fianco del fratello Ari, mentre Raivo il Traditore, la Mano Insanguinata, è lo stratega più temibile dello schieramento nemico. Le loro due voci si alternano nella narrazione, di capitolo in capitolo, lasciando al lettore il tempo di conoscerli, e soprattutto capire le loro motivazioni e l’intreccio sorprendente che va a crearsi tra i due.

    Non si tratta di amore, assolutamente scordatevi un’evoluzione nel loro rapporto stile la bella e la bestia, ciò che invece va costruendosi tra i due nel corso della lettura è un vero e proprio odio reciproco, un bisogno di combattersi quasi viscerale, la necessità di distruggersi l’un l’altro in un crescendo di rancore, vendetta e ossessione.

    Entrambi personaggi molto forti e ben costruiti, raccontati attraverso la loro stessa voce che ben si amalgama di capitolo in capitolo. In particolare è di Raivo che conosciamo davvero ogni singolo particolare, la sua storia inframmezza la narrazione e viene tirata in gioco attraverso dei geniali escamotage da parte dell’autrice. Unico dubbio è stato per me inizialmente il rapporto tra lui e Seija che ho capito meglio solo confrontandomi con le altre ragazze del gdl. Si tratta infatti di una relazione contorta, nata da una coincidenza, che suscita prima il ricordo di un amore e poi vero e proprio odio che va a incidere sull’intera guerra.

    Di colpo trovò davanti a sé il vuoto. Dimenticò persino di respirare. Le sembrò che il mondo fosse scomparso all’improvviso: il campo di battaglia, i corpi, le grida, l’odore di sangue, il fango… tutto scomparso. Tranne lui.
    Il Traditore era di fronte a lei. Nero. Possente. Una quercia secolare in un prato di gramigna.

    Un siparietto che tiene viva l’attenzione del lettore, costantemente trascinato da un lato all’altro del fronte, che altrimenti potrebbe essere frenato dallo stile di Cecilia Randall che non tralascia a scapito della scorrevolezza della lettura eccessive elucubrazioni mentali dei due protagonisti e momenti di stallo, pagine e pagine che ammetto nella seconda metà del libro mi sono pesate parecchio, ma alla fine fortunatamente arriviamo ad un finale quasi frenetico, scoppiettante visto l’ultimo colpo di scena, tanto da voler a portata di mano già il secondo volume.

    (Libro che leggeremo con il gdl proprio da oggi, dunque credo che mi ci tufferò a capofitto non appena mi arriverà. Forse nel frattempo prenoto l’ebook in biblioteca…)

    Una lettura che merita di essere letta, sicuramente appassionante e con dei protagonisti veramente ben costruiti, ma una storia che a mio avviso non è adatta a chi poco sopporta le scene di guerra, le battaglie ben descritte e a chi si annoia leggendo strategie su strategie belliche.

    Adesso vi saluto, ma sono curiosa di sapere se avete letto questo libro o l’intera duologia e cosa ne pensate, io non vedo l’ora di proseguire e direi che questa volta la Randall ha decisamente trovato il mio interesse, anche se il suo stile ancora non mi convince, ahimè!

    franci
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    2 Commento

  • Rispondi Mariarosaria Palmentieri 16 Marzo 2020 at 19:18

    questo libro ha una cover bellissima. per ora però non credo che lo leggerò ho davvero tanto da recuperare!

    • Rispondi Franci - Libri Libretti Libracci 5 Aprile 2020 at 11:49

      Verissimo, a me aveva attirato la prima volta proprio per la cover!
      Massì, c’è sempre tempo, e poi è un libro che bisogna leggere sapendo che la maggior parte della storia si concentra sulle strategie di guerra, la parte fantasy è un arricchimento, lo stesso la “storia d’amore/odio”.

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