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  • Recensione / Recuperoni

    L’Isola del tesoro, di Robert Louis Stevenson

    Buongiorno lettori! Per iniziare al meglio la settimana vi parlo del recuperone di questo mese con il gruppo di lettura “Recuperoni“, ovvero L’ISOLA DEL TESORO, romanzo di avventura di Robert Louis Stevenson che ho letto e apprezzato, ma che ahimè avrei dovuto affrontare più in giovane età! 

    Di seguito la scheda libro, con qualche informazione su libro e autore, seguita dalla mia recensione di questo classico per ragazzi.

    TITOLO L’Isola del Tesoro (Treasure Island)
    AUTORE Robert Louis Stevenson
    PAGINE 278
    PRIMA PUBBLICAZIONE 1883 
    EDIZIONE LETTA Oscar Junior Mondadori, 8 Maggio 2012
    CARTACEO 11.00 € 
    (CLICCA SULLA COPERTINA PER ACQUISTARLO)

    Edimburgo 1850 – Vailima, Samoa, 1894. Grande viaggiatore, scrisse opere narrative, poetiche e drammatiche tra cui i romanzi L’isola del tesoro (1883), La freccia nera (1883), Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde (1886).

    II giovane Jim Hawkins, frugando nel baule di un misterioso marinaio morto nella locanda gestita dalla madre, scopre la mappa di un’isola lontana sulla quale è segnato il nascondiglio del tesoro di un famoso pirata, il capitano Flint. Jim porta la mappa al dottor Livesey e al nobile signor Trelawney, che organizzano una spedizione sull’isola. Ma l’imbarcazione viene presa d’assalto dai pirati e sotto gli occhi stupiti, terrorizzati e incuriositi di Jim inizia un’appassionata e spietata caccia al tesoro. Sullo sfondo una natura selvaggia e incontaminata.

    LA MIA ESPERIENZA DI LETTURA

    L’ISOLA DEL TESORO è una meravigliosa avventura per i lettori più giovani, sicuramente un classico per ragazzi da leggere almeno una volta nella vita. Personalmente non avevo avuto occasione di leggerlo fino a questo mese, quando è stato votato come lettura per il gruppo di lettura dei Recuperoni, e ne sono felice perchè è stato un intrepido viaggio che la me bambina avrebbe davvero adorato.

    Tuttavia alla mia veneranda età di 26 anni è stata una lettura semplicemente piacevole, nulla di più. Partendo dai colpi di scena che mi sono sembrati prevedibili ai personaggi ben poco approfonditi, ho trovato l’intera storia superficiale. D’altronde è un romanzo di avventura scritto nel 1883 e immagino che allora sarà stato di grande innovazione e interesse. 

    Lo stile stesso è inevitabilmente semplice, alcune scene sono evidentemente caotiche e poco chiare, tanto da sembrare scritte apposta in quel modo per non rendere chiaro cosa succeda (come ad esempio quando Jim si ritrova a spostare da solo l’Hispaniola), altre situazioni sono oggettivamente prevedibili e quindi poco interessanti ed altre parti troppo descrittive. Solo alcuni dialoghi trovo si salvino per un lettore adulto, spesso parole di Silver o del Dottor Livesey

    «Per trent’anni» disse «ho solcato i mari, e ho visto il bene e il male, il meglio e il peggio, il bello e il cattivo tempo, le provviste esaurirsi, i coltelli impugnati, e non so cos’altro ancora. Be’, ti dirò, non ho mai visto venire fuori il bene dalla bontà. Io sono per chi colpisce per primo; i morti non mordono; questa è la mia opinione: amen, e così sia.»

    A coinvolgermi sono stati invece tutta una seria di fattori che hanno reso forte l’atmosfera, particolarmente vivida e ben delineata grazie alle numerose descrizioni, ma soprattutto al registro utilizzato per la narrazione, ai dettagli evocati nel corso del racconto, elementi che mi hanno trascinata in un’epoca di conquiste, in luoghi di mare, tra pirati e arditi uomini di mare. Personaggi questi che hanno però troppo spesso utilizzato termini marinareschi nel corso del viaggio, e l’autore in questi casi ha forse un po’ esagerato lasciando pagine e pagine solo di pura descrizione di ciò che accadeva al bastimento, utilizzando volutamente un registro “da marinaio”. Un dettaglio che a tratti infastidisce, ma che come detto è stato proprio uno dei fattori che ha favorito l’ambientazione, dandole un così forte spicco sulla trama. 

    Una trama come ho già accennato abbastanza prevedibile, in cui il ruolo del protagonista è incerto e, nonostante sia Jim stesso a narrare la vicenda per quasi tutto il romanzo, ho trovato la sua “voce” fastidiosa. È chiaro che il personaggio è ingenuo, ma l’autore ha esasperato questo suo carattere in modo incontrollato, tanto da farlo diventare quasi insopportabile in alcune scene. Tuttavia trovo che sia un protagonista perfetto dal punto di vista di un giovane lettore che ben riesce a immedesimarsi nel ruolo di “avventuriero per caso”.

    Cominciai a disperare, poiché mi sentivo del tutto impotente; invece, per una serie di singolari circostanze, fu proprio grazie a me che arrivò la salvezza.

    Parlando di avventura, quella del giovane Jim Hawkins si è svolta in modo disomogeneo, con un lungo preambolo iniziale, una guerriglia caotica nel mezzo e un finale frenetico, un epilogo che mi è sembrato quasi mozzato, messo lì per concludere in fretta, ed eccomi al punto di partenza: forse a questa età sono diventata troppo critica per apprezzare questo genere di romanzi, forse sedici anni fa avrei apprezzato la conclusione e il lieto fine, avrei amato i termini marinareschi sfoggiandoli di fronte ai miei genitori per il gusto di spiegare loro cosa volevano dire, magari avrei anche apprezzato il personaggio principale difendendo a spada tratta le sue convinzioni e i suoi piani scellerati.

    Ma ormai sono grande e diversamente da altri classici per ragazzi devo ahimè ammettere che L’isola del Tesoro è inequivocabilmente un libro da leggere in giovane età, un’avventura difficile da apprezzare oltre i 10 anni di età, proprio per il suo carattere superficiale, perchè si tratta di una semplice avventura per l’appunto, non ci sono  messaggi profondi, morali nascoste o personaggi complessi su cui concentrarsi.

    Una lettura quindi che mi ha fatto piacere recuperare, ma che credo non rileggerò mai più, se non ad alta voce per i miei figli o nipoti, quando li avrò.
    Ed ora vi saluto, ma sono curiosa di sapere che ne pensate, se avete letto questo libro in giovane età o se come me siete rimasti scottati dalla tempistica… Lasciatemi un commento e fatemi sapere! 😉

    franci
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