Ciao lettori, eccomi di nuovo qui! Oggi le novità sono troppe, ma questa è l’unica che approfondiremo, promesso! 😉 Non potevo assolutamente non parlarvi di ELECTRIC STATE, di Simon Stålenhag, un racconto illustrato originale sotto numerosi punti di vista, unico nella sua struttura, acocmpagnato da tavole tanto meravigliose da ammirare quanto inquietanti.
Qui di seguito i blog che come me hanno avuto occasione di leggere in anteprima questo libro e che oggi pubblicheranno le loro recensioni, mi raccomando, date uno sguardo!

Evento organizzato da Tiziana del blog The Mad Otter che ringrazio, insieme alla casa editrice che ha fornito la copia del libro in anteprima per la recensione.
Ma passiamo al succo della questione, ovvero ELECTRIC STATE! Vi lascio qualche informazione sul libro, seguita dalla mia recensione…
TITOLO Electric State
AUTORE Simon Stålenhag
EDITORE Mondadori – Oscar Ink
PAGINE 144
DATA DI USCITA 5 Maggio 2020
CARTACEO 25.00 € | E-BOOK 12.99 €
(CLICCA SULLA COPERTINA PER ACQUISTARLO)
1997. Una ragazza fuggita di casa e il suo piccolo robot giallo sono in viaggio verso Occidente attraverso un insolito paesaggio statunitense. Le rovine di giganteschi droni da battaglia sono disseminate per le campagne, ammucchiate insieme ai resti abbandonati di una civiltà ipertecnologica e consumistica, ormai in declino. A mano a mano che la loro auto si avvicina all’estremità del continente, il mondo fuori dai finestrini sembra disfarsi sempre più velocemente, come se, da qualche parte oltre l’orizzonte, il cuore vuoto della civiltà stesse infine per collassare.
RECENSIONE
ELECTRIC STATE, come accennato, è un libro illustrato, una storia che oltre ad un’usuale narrazione a parole, si fa forte anche di tavole dalla bellezza unica. Illustrazioni che raccontano il mondo in cui ci troviamo e il viaggio della protagonista in maniera estremamente chiara, completando la storia e dandole quel qualcosa in più.
Un racconto che già di per sé è speciale. L’autore alterna infatti due fili della trama in cui ci viene detto poco di ciò che realmente sta succedendo, ma ci racconta molto bene le vicende che hanno portato alla situazione quasi apocalittica del mondo in cui è ambientato il romanzo.
Viene messo in evidenza fortemente il ruolo della tecnologia delle realtà virtuali, ma in particolare è la debolezza umana ad essere il punto focale di questa storia. Una debolezza che sorprendentemente non tocca la protagonista, una ragazzina dal passato drammatico che si è trovata divisa dal fratellino, non capita dai genitori adottivi e poi ignorata, fino a trovarsi completamente sola.
La sua storia non ci viene subito raccontata, prima di sapere cosa le è accaduto e soprattutto dove sta andando e perchè dovremo arrivare alla fine della lettura e mettere insieme gli indizi. Le sue vicende però passano in secondo piano, perchè l’autore utilizza la voce della protagonista e il suo viaggio per raccontarci bene l’ambientazione, il contesto storico e sociale che ha creato, ma soprattutto per esprimere tramite questi fattori le sue ovvie riserve sull’umanità.
Quel che stiamo facendo non ha nulla di civile, lo so.
E so che anche a voi dev’essere successo lo stesso. Come me, un giorno vi sarete svegliati e avrete improvvisamente capito l’inevitabile: non viviamo più in tempi civili.
Lo fa tramite le parole e attraverso le illustrazioni, inquietanti, forti, magnifiche nel loro oscuro significato. Con le parole Stålenhag ci racconta l’aspetto sociale delle vicende che hanno portato il mondo al punto in cui è, ma con le immagini ci trasmette le emozioni, il dramma, il decadimento di quella società costruita sulla pigrizia, su una via immaginifica nelle realtà virtuali che spesso finiscono per annullare l’esistenza reale di chi ne fruisce, o peggio.
Ciò che ho trovato rivoluzionario in questa lettura, oltre ovviamente al tema trattato con maestria, è stato proprio come l’autore abbia utilizzato due narrazioni differenti, ovvero le parole e le immagini, per raccontare un’unica storia, rendendola così completa. Ampliando quindi la percezione del lettore, plasmando la sua immaginazione e trasmettendo un messaggio chiaro ed estremamente forte.
Non è certo una lettura per tutti, Electric State, bisogna avere stomaco di digerire la morale, sensibilità per accoglierla e soprattutto senso critico per non diventare noi stessi dei burattini. L’autore esprime con questa storia tutto il suo cinismo per la tecnologia, ma ciò che emerge è il desiderio di dare uno stimolo di riflessione al lettore.
Un libro illustrato che consiglio di leggere a prescindere dalla trama, già estremamente meritevole, ma una storia che a mio avviso guadagna punti soprattutto per il modo in cui è raccontata, una scelta originale, inusuale, ma efficace che l’autore sfrutta in ogni modo per creare un’esperienza di lettura a 360°, completa e coinvolgente.
Vi lascio qui di seguito alcune tavole che mi sono particolarmente piaciute, giusto per incuriosirvi un po’! 😉





Ed ora vi saluto, ma vi invito a dare uno sguardo anche alle recensioni degli altri blog partecipanti.
Io come avrete capito ho trovato questo libro particolarmente ricco e prezioso, ma a voler già il prossimo volume dell’autore fra le mani, sono curiosa adesso di conoscere la vostra opinione: cosa ne pensate di questo libro, lo leggerete? Vi piacciono le storie accompagnate da illustrazioni d’effetto?

2 Commento
Mi incuriosisce. Il genere è tra i miei preferiti. Ho un libro e due manga da finire quindi lo inserisco tra i libri da leggere. Quando lo farò, tornerò a scrivere due righe.
Spero ti possa piacere, tienimi aggiornata! Nel frattempo, buona lettura!! 😉