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    IO SONO LEGGENDA, Libro VS film

    Buongiorno lettori! Oggi ho l’onore di ospitare una tappa del blogtour organizzata per la riedizione di IO SONO LEGGENDA, celebre romanzo post-apocalittico di Richard Matheson, un libro già pubblicato in passato nella collezione Urania e che ha da quest’anno una nuova veste, una traduzione più curata e una copertina ancora più significativa.

    Il titolo non sarà quindi nuovo, nemmeno per chi non ha mai letto il libro o non ne conosceva l’esistenza, perchè nel 2008 è uscito l’omonimo film con protagonista Will Smith che ha messo questa storia decisamente sotto i riflettori.

    Il mio compito oggi sarà proprio quello di andare ad analizzare i due contenuti di intrattenimento e metterne in risalto le differenze, un tipo di analisi che adoro!

    Prima di lanciarmi in questo intrigante confronto vi lascio però il calendario dell’evento per segnarvi tutti gli appuntamenti di questa speciale iniziativa!

    Evento organizzato dalla mitica Raffaella del blog The Reading’s Love che ringrazio, insieme alla casa editrice che ha fornito la copia del libro per l’evento.

    Ma bando alle ciance, andiamo al dunque! Ecco qualche informazione sul libro, seguita dal confronto tra libro e film!

    TITOLO Io sono leggenda
    AUTORE Richard Matheson
    EDITORE Mondadori
    PAGINE 204
    DATA DI USCITA Maggio 2020
    CARTACEO 13.00 € | E-BOOK 7.99 €
    (CLICCA SULLA COPERTINA PER ACQUISTARLO)

    Robert Neville è probabilmente l’ultimo uomo vivente sul pianeta… eppure non è solo. Un morbo incurabile ha trasformato uomini, donne e bambini in vampiri assetati di sangue. Di giorno Robert attraversa le rovine della civiltà, seguendo le tracce dei mostri come un cacciatore sulle orme della preda, li studia, sperimenta nuovi modi per sterminarli. Di notte si barrica in casa, assediato dalle creature delle tenebre, e implora che sorga presto il sole… Rovesciando la situazione di Dracula, vampiro nel mondo degli uomini, Matheson immagina un uomo solo in un mondo di creature mostruose, dando vita a uno degli scenari più fortunati della letteratura e del cinema novecentesco. Quello che – con la sua scrittura ossessivamente cristallina, asciutta, ipnotica – Matheson dipinge è un mondo apocalittico, straniato, nel quale ogni valore e ogni certezza vengono stravolti. Chi sono i buoni e chi i cattivi? Ci sono davvero dei buoni e dei cattivi? O ci sono solo eventi e creature che sfuggono alla comprensione razionale e alla catalogazione scientifica? L’orrore, suggerisce Matheson, ci abita accanto. Postfazione di Giancarlo De Cataldo.

    Io sono leggenda: LIBRO VS FILM

    Sorvolando sui dettagli come l’aspetto del protagonista o il suo background, la presenza o meno del cane, vorrei concentrarmi sui punti salienti della storia che ben presto ci si può accorgere siano due completamente differenti.

    Vi avviso che, per fare un confronto, ho dovuto cedere a qualche spoiler, nulla di eccessivo, ma non si sa mai!

    Fin dalle prime pagine di questo libro si nota infatti già un’enorme differenza che delinea in modo definitivo il divario tra le due opere, ovvero se nel film il protagonista è in cerca di una cura per altruismo, per la salvezza dell’umanità, nel libro la ricerca di una cura arriverà solo in seguito e dopo determinate vicende che cambieranno quasi completamente il personaggio. Robert Neville per gran parte del libro sopravvive uccidendo gli infetti, in modo sistematico e brutale, senza più quasi emozioni.

    Ignorò tutto quanto, con il sospetto che nella sua mente si nascondesse una creatura aliena. Un tempo avrebbe potuto definirla la sua coscienza. Ora era solo una scocciatura. La morale, del resto, era crollata insieme alla società. La sua etica era lui stesso.

    Ma di emozioni in realtà quest’ultimo uomo ne prova a dismisura, ecco perchè la narrazione in terza persona ci avvicina al suo marasma interiore, ed è questo un altro punto cardine che distingue i due prodotti di intrattenimento, perchè nel libro la storia si concentra sull’interiorizzazione del protagonista, sulla psicologia, non sono le grandi scene d’azione ad avere la meglio, ma un aspetto più psicologico e morale.

    Rimanendo concentrati su Robert Neville, possiamo dire che se nel film è un protagonista che rimane legato alla realtà e ai propri valori, nel libro ci troviamo di fronte a un personaggio che ogni giorno mette in dubbio la propria moralità, ne ride e ne rimane scioccato. Molto importanti a questo proposito sono le elucubrazioni e i ragionamenti che fa con sé stesso, che invece nel film vediamo esteriorizzati. Il Robert della pellicola ha un compagno, Sam, il suo cane, con cui si ritrova a fare ragionamenti, a prendersi in giro, è la sua ancora per restare umano, una sorta di specchio e di coscienza.

    Per non soffrire, aveva imparato a neutralizzare ogni introspezione. Il tempo aveva
    perso la sua natura pluridimensionale. Per Robert Neville esisteva solo il presente: un presente basato sulla sopravvivenza giorno per giorno, marcato dall’assenza di picchi di gioia o abissi di disperazione. Sono principalmente vegetale, pensava spesso di sé. Ed era così che voleva essere.

    Nel libro la presenza del cane ha tutto un altro ruolo, lo troviamo infatti solo a metà libro e sarà la sua presenza a far tornare Robert umano, in un momento di totale abbandono della propria forza di volontà. Trovare un altro essere vivente non infetto trasformerà il protagonista e lo porterà nuovamente su una via più retta, cambierà le sue stesse abitudini che nei mesi precedenti erano state il collante della sua esistenza.

    Aveva un’incredibile voglia di amare di nuovo qualcosa, e quel cane era una creatura così meravigliosamente brutta.

    Un ulteriore enorme differenza sta poi nella stessa malattia e negli eventi che hanno portato il mondo al collasso. Nel film Robert è l’unico rimasto non infetto a Manhattan, nel film è l’ultimo umano sano in assoluto, o almeno per quel che possiamo sapere, perchè nel libro le vicende precedenti al presente della storia non sono mai raccontate nel dettaglio, sono ricordi stracciati e pervasi dalla sofferenza, di un uomo che non sa nulla al di là di ciò che hanno raccontato i giornali. All’inizio del film invece veniamo introdotti nel caos che la malattia ha creato, un momento di panico in cui tuttavia possiamo vedere il governo reagire e cercare di chiudere gli infetti. Non possiamo quindi sapere come la malattia si è sviluppata al di fuori dell’area in cui si trova il protagonista. Non esiste una cura, ma un tentativo di salvezza sì.

    Ed eccoci al punto cruciale di questo post, perchè una delle differenze più rilevanti sta nella ricerca di una cura.

    Come sappiamo nel film questo intento è portato avanti dal protagonista con difficoltà, ma con estremo senso del dovere. Essendo l’unico uomo rimasto a Manhattan considererà la sua situazione un po’ come quella di un ricercatore in avanscoperta, un modo per darsi un obiettivo, andare avanti e non impazzire.

    Nel libro la ricerca di una cura nasce per puro egoismo, perchè il Robert che conosciamo in queste pagine è un uomo distrutto, un uomo estremamente solo che agogna la compagnia di qualsiasi essere vivente come null’altro. Persino i desideri carnali finiscono per essere annullati, ma quello che ritroverà sempre è la speranza di trovare qualcuno vivo come lui, sano, qualcuno con cui condividere la sua triste esistenza.

    Ma c’è una differenza ancora più grande che vi dirò quasi “in segreto”, perchè riguarda il titolo e sconvolge completamente la percezione della storia, perciò voglio possiate scegliere di leggere il libro e godervela, o di evidenziare le righe qui sotto e leggerne subito il contenuto.

    IO SONO LEGGENDA è una frase che può sottintendere molte cose, ecco perchè per entrambe le storie è un titolo adeguato.

    Per quanto riguarda il film IO SONO LEGGENDA è legato al fatto che il protagonista sacrifica la propria salvezza per far in modo che la cura che finalmente ha trovato arrivi al primo avamposto di umani. Diventa così leggenda. In senso positivo.

    Nel libro, il titolo IO SONO LEGGENDA riguarda Nel libro, il titolo IO SONO LEGGENDA riguarda​ sempre il protagonista, ma anche un ribaltamento della storia, fa perdere ogni speranza e decreta un epilogo tipico di Matheson. Robert Neville è l’ultimo uomo non infetto rimasto e quelli che nel film sono mostri, ma nel libro vampiri, stanno rimettendo in piedi la società. Non sarà una società pulita, senza violenza, nel senso civile del termine che conosciamo, ma questi hanno una coscienza che nel film i “mostri” non hanno ed è questa coscienza a far capire che in un mondo dove la normalità è essere infetti da un bacillo che muta, lui è anormale, è l’eccezione, è l’estraneo, ed è una leggenda, l’orrore di questi esseri, perchè la sua missione da quando è rimasto da solo è stata uccidere tutti gli infetti che trovava sul proprio cammino. Il suo sterminio lo ha reso una leggenda, malefica e terrificante. Ha lasciato un segno, ma non nel modo che avrebbe mai potuto pensare, e che noi lettori stessi ci saremmo aspettati.

    E dopo questa grande rivelazione, direi che è tutto, ho cercato di dare più completezza possibile a questo post senza fare lo spoiler più grande, spero però davvero leggerete il libro, perchè è forse il racconto post-apocalittico più incredibile di cui abbia mai letto e sono davvero felice di avergli finalmente dato una chance.

    Adesso vi saluto, ma vi auguro una splendida giornata e tante meravigliose letture! Nel frattempo, vi invito a dare uno sguardo alle altre tappe dell’evento e se vi va di commentare e darmi un feedback. Potete farlo qui sotto, mi fa sempre molto piacere conoscere la vostra opinione! 😉

    E se avete già letto il libro in passato, voi cosa ne pensate? Lo avete amato come me?

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