Buongiorno Letori! Qualche giorno fa su Instagram vi ho parlato di THE LOOP, libro di Ben Oliver che mi ha molto appassionata e intrigata e che fin dalle prime pagine mi ha entusiasmato tanto da suggerirvelo animatamente… bé, conclusa la lettura il mio parere non cambia, ma vi lascio oggi in questo post la mia recensione più approfondita in occasione del Review Party organizzato per l’uscita del libro, con pro e contro riguardo la lettura, un’opinione scritta con un po’ di razionalità in più e meno entusiasmo ^^”
Nel caso siate interessati a leggere altre recensioni, potete passare dai blog partecipanti all’evento che oggi ne parleranno nei loro post! ❤

Evento organizzato da Silvia del blog Hook a Book, che ringrazio insieme alla casa editrice che ha fornito la copia del libro in anteprima per la recensione. Di seguito trovate la scheda libro con qualche dettaglio pratico e subito dopo la mia recensione! 😉
TITOLO The Loop
AUTORE Ben Oliver
EDITORE Rizzoli
PAGINE 383
DATA DI USCITA 19 Maggio 2020
CARTACEO 18.00 € | E-BOOK 9.99 €
(CLICCA SULLA COPERTINA PER ACQUISTARLO)
Il Loop è una prigione perfetta, gestita da Happy, l’intelligenza artificiale che si occupa di ogni aspetto della vita dei detenuti. Nel Loop ogni giorno è uguale al precedente. Ogni giorno è un tormento. Ma qualcosa comincia a cambiare. Circolano voci di una guerra. Strane cose accadono ai prigionieri. E la guardiana, l’unica che gli abbia mai dimostrato un minimo di umanità da quando è stato imprigionato, gli consegna un messaggio: Luka, devi fuggire… Ora Luka deve decidere se evadere dal Loop è davvero la sua unica possibilità di sopravvivenza, e soprattutto deve trovare un modo per salvare le persone che ama, dentro e fuori la prigione. Ma ben presto scopre che all’esterno la vita è di gran lunga più terrificante di quanto avesse mai potuto immaginare. E se vuole salvare coloro a cui tiene, Luka deve scoprire chi è il responsabile del caos in cui è sprofondato il mondo intorno a lui.
RECENSIONE
THE LOOP è un libro tra il post-apocalittico, il distopico e il fantascientifico, dove in una società in cui la tecnologia è sovrana ad un punto quasi letterale, gli scarti criminali finiscono in prigioni chiamate Loop e Blocco. Con il protagonista ci troviamo nel Loop, la prigione che ospita i ragazzi sotto i diciotto anni, un luogo in cui il sistema è in grado di sfruttare i propri prigionieri con la minaccia e l’incentivo di una proroga rispetto all’esecuzione della sentenza, nel caso del protagonista è la disgregazione, ovvero la morte.
Una situazione già al limite che l’autore ci racconta in modo chiaro, crudo e angoscioso. Per rinviare la pena infatti i ragazzi sono sottoposti periodicamente a dei test clinici, spesso con un esito negativo per il malcapitato di turno, ma tutto è meglio della morte, ecco perchè i giovani protagonisti tirano avanti una giornata identica dopo l’altra, in attesa del prossimo Rinvio. Una condizione parecchio ansiogena che l’autore descrive in modo estremamente vivido, facendoci conoscere la routine del Loop e in particolare del protagonista, Luka, un sedicenne il cui unico momento di estrema gioia durante la giornata è la visita di Wren, la guardia carceraria, che si presenta a portargli ogni giorno il pranzo e un nuovo libro.
Wren è un faro per i prigionieri del Loop, una ragazza Alt, ovvero ricca, quindi geneticamente e chirurgicamente modificata per essere perfetta, ma dal’empatia smisurata verso i carcerati. Per ognuno di loro ha un pensiero gentile, un regalo, qualcosa per rendere la loro permanenza meno sofferta ed è verso di lei che va la piena fiducia dei ragazzi richiusi nel Loop.
Il Loop è però solo una delle frontiere malate della società sempre più macabra che Oliver ci presenta. L’autore ha infatti una penna diretta, crudele, perforante quasi, mentre una pagina dopo l’altra ci fa immergere sempre più in quel mondo malato in cui i protagonisti si trovano. Un mondo che sta perdendo il suo equilibrio, travolgendo l’intera piramide sociale, fino alle sue fondamenta, ovvero i prigionieri.
Di questa società vediamo messi in rilievo numerose problematiche sociali, ma la più forte è sicuramente la distanza sociale tra classi, la netta separazione tra chi può permettersi di modificare i propri figli perchè crescano perfetti, come nel caso di Wren, e chi come Luka, Kina, e tutti i ragazzi del Loop, si ritrova a vivere senza protezioni, senza alcuna concessione, senza mezzi di sostentamento, finendo spesso nella criminalità o nella perdizione da droghe. Una situazione che Ben Oliver esprime chiaramente tramite i pensieri del protagonista, i dialoghi tra prigionieri, i loro racconti di vita prima del Loop, ma soprattutto tramite le loro azioni, reazioni diffidenti che sono diventate abitudini fin da quando erano bambini e che sono cresciute con loro diventando la base della loro sopravvivenza. Tutto questo senza appesantire la lettura, senza descrizioni prolisse che intacchino la narrazione.
Una narrazione che si rivela estremamente scorrevole, appassionante, una delle più travolgenti che ho avuto occasione di conoscere negli ultimi tempi e per questo Ben Oliver ha sicuramente tutta la mia ammirazione, perde un po’ di punti solo quando si tratta di dare un senso alle azioni dei protagonisti. Questo l’unico punto debole del libro, ovvero dei protagonisti che nonostante l’età fanno ragionamenti di un livello differente, che nonostante le proprie forze e debolezze si gettano in pasto all’azione, personaggi che vengono raccontati con un filo di superficialità e che sono delle marionette a per il decorso della trama, tutto a favore di un intrattenimento d’azione che sicuramente è capace di colpire positivamente.
Perché la trama in questo libro è tutto, l’intreccio in cui ci troviamo immersi è così intrigante da lasciarci dimenticare di ogni possibile difetto, mentre una pagina dopo l’altra ci dirigiamo affamati verso l’epilogo.
Un epilogo all’altezza del racconto al cardiopalma che The Loop diventa ben presto, una conclusione che si rivela sorprendente, inquietante, tanto vivida da non poter dimenticare facilmente, ma soprattutto un finale che ci permette di leggere il libro come auto-conclusivo, anche se con lo stesso incalzante ritmo leggerei volentieri anche un secondo libro! 😉
Una lettura, The Loop, che rivela dunque un carico di adrenalina, angoscia e critica sociale non da poco, un libro sicuramente non per tutti, per le scene crude, mai splatter, ma sicuramente violente e sofferte, situazioni su cui l’autore mette l’accento in una narrazione che corre veloce, che travolge, trasportando il lettore verso un epilogo che racchiude tutte queste sensazioni in maniera magistrale. Dunque un titolo che consiglio di leggere a chi ama il genere, a chi ama le storie fortemente impattanti e a chi ha un debole per la spettacolarizzazione di trama, a scapito di tutto.
Un libro che ho adorato come avrete notato, che mi ha fatto are le ore piccole, trasportandomi in un universo angoscioso e senza filtri, un punto di vista d’impatto che a mio parere dà una marcia in più alla lettura. Ma adesso, sono curiosa di sapere che ne pensate, se lo leggerete o se vi ispira…fatemi sapere, lasciandomi un feedback nei commenti qui sotto! 😉

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