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    L’alveare di Hellstrom, di Frank Herbert (Esperimenti e Catastrofi #1)

    Buongiorno Lettori! Negli ultimi giorni mi sono intrattenuta in una lettura unica, ovvero ne L’ALVEARE DI HELLSTROM, il primo libro contenuto nella raccolta Esperimenti e Catastrofidi Frank Herbert, autore che conoscerete per la celebre saga Dune, che con questo suo libro mi ha incredibilmente conquistata e se amate la fantascienza nella sua purezza probabilmente lo adorerete anche voi come me!

    Ma andiamo con ordine, più sotto trovate la recensione con pro e contro, qui invece vi lascio il calendario del blog tour cui partecipo e la scheda libro nel caso siate curiosi di conoscere meglio questa nuova uscita.

    Evento organizzato da Tiziana del blog The Mad Otter, che ringrazio insieme alla casa editrice che ha fornito la copia del libro per la recensione. Di seguito trovate la scheda libro con qualche dettaglio pratico e subito dopo la mia recensione! 😉

    TITOLO Esperimenti e catastrofi
    AUTORE Frank Herbert
    EDITORE Mondadori
    PAGINE 828
    DATA DI USCITA 26 Maggio 2020
    CARTACEO 25.00 €  |  E-BOOK 11.99 €
    (CLICCA SULLA COPERTINA PER AVERE PIÙ DETTAGLI)

    La folle utopia di uno scienziato creatore di una civiltà tanto perfetta quanto mostruosa. Un mondo arido e velenoso, palcoscenico di un esperimento psicologico planetario. La sete di vendetta di un genio impazzito che diffonde sulla Terra un virus in grado di sterminare la specie umana. Dal creatore del mondo di Dune, tre romanzi apocalittici sui limiti che l’uomo non dovrebbe mai superare. All’interno: “L’alveare di Hellstrom”, “Esperimento Dosadi” e “Il morbo bianco”; i tre romanzi mettono in scena scenari apocalittici ed esplorano i temi come la sopravvivenza umana, la religione e i limiti che la scienza non dovrebbe oltrepassare. I protagonisti dei tre romanzi mettono in atto progetti ambiziosi e pericolosi in un mondo dove distinguere “buoni” e “cattivi” è sempre più arduo.

    RECENSIONE

    Esperimenti e catastrofi è come detto un’antologia che al suo interno contiene in ordine i seguenti libri di Frank Herbert:

    1. L’ALVEARE DI HELLSTROM
    2. ESPERIMENTO DOSADI
    3. IL MORBO BIANCO

    Uno più inquietante e intrigante dell’altro, ma oggi ci concentriamo sul primo ovvero L’ALVEARE DI HELLSTROM con cui ho avuto il piacere di iniziare la lettura di questo tomo. Un racconto che occupa circa 200 pagine del volume e che fin da subito ci lascia assaporare lo stile di Herbert e il suo folle genio di autore di fantascienza.

    Frank Herbert ci trasporta in un mondo apparentemente binario in cui tuttavia l’ambiguità si fa strada in modo costante. Ci troviamo infatti un’America governata da uno Stato di Polizia a tutti gli effetti, che tuttavia si dichiara democrazia, ed è sotto questo vessillo che si pone l’Agenzia che andrà a “ficcare il naso” in un esperimento che scopriremo avere radici secolari, ovvero il Progetto 40.

    Le spie che si susseguiranno alla ricerca della verità dietro la Fattoria di Nils Hellstrom ci avvicinano al mistero dell’alveare, ma in realtà Herbert fa di tutto tranne che creare dei punti di vista stabili.

    Fin da subito ci troviamo infatti a passare da un punto di vista di una spia all’altra, agenti corrotti, morbosi, sicuramente non i classici protagonisti imbellettati. Verremo trasportati poi ai vertici dell’Agenzia per finire nelle viscere della terra, sotto la Fattoria di Hellstrom a scoprire un mondo in perfetta contrapposizione con quello che ci è stato presentato sinora.

    Ad una democrazia fittizia si contrappone un sistema rigido e dichiarato guidato da un singolo individuo, agli Esterni si contrappongono le migliaia di persone che vivono nell’Alveare, ad un mondo che vive in superficie si contrappone un esteso sistema di gallerie, cunicoli, corridoi sotterranei scavati nei secoli che accolgono migliaia e migliaia di individui.

    Ma le bivalenze finiscono qui, perchè Herbert ci presenta una storia grigia da un punto di vista morale, ambigua come già ho accennato, perchè il bene e male non definiscono mai nettamente le due società che entrano in conflitto. Nessun elemento di questo libro è facilmente “etichettabile” ed è proprio questo ciò che affascina, perchè dopotutto Herbert ci presenta la vicenda esattamente come un fatto, ponendoci da entrambe le parti durante la narrazione e non lasciandoci fare il tifo per nessuno.

    La struttura stessa del libro non ci permette di affezionarci troppo all’uno o all’altro schieramento, perchè i punti di vista che si alternano sono brevi, di una pagina al massimo l’uno, e sono tutti intervallati da spezzoni provenienti dal diario della guida dell’Alveare, prima la madre di Hellstrom e poi di Hellstrom stesso, passaggi quasi scientifici che presentano l’esperimento nei suoi pro e contro.

    In tutto questo per non farci mancare nulla, è da chiarire che oltre alla mentalità totalmente differente dei due schieramenti, la differenza sta anche nell’aspetto fisico degli individui che stanno dall’una e dall’altra parte. Gli Esterni sono umani, semplicemente, ma il Progetto 40 che si svolge nella Fattoria di Hellstrom, nell’Alveare ha come risultante una nuova razza.

    Umani geneticamente modificati in una lunga linea di riproduzione pre-determinata per arrivare ad assomigliare il più possibile a degli insetti. Esseri dalle abitudini grottesche e talvolta brutali che fanno sì che ai nostri occhi appaiano più come degli alieni. Una nuova specie di esseri umani più longevi, capaci di adattarsi ai cambiamenti, di lavorare uniti per un unico scopo, secondo regole discutibili, perfettamente logiche, ma totalmente lontane dalla nostra mentalità.

    Ecco perchè in certe situazioni questo libro ha tratti da genere horror, ma solo perchè l’incontro con il diverso porta in automatico un certo senso di timore, di soggezione, di paura verso ciò che non conosciamo e quindi non possiamo capire, comprendere o prevedere. 

    Una storia che porta con sé numerose numerosi spunti di riflessione, ma che lascia spazio al puro intrattenimento per chi ama il genere sci-fi nei suoi più puri caratteri. Un libro in cui lo stile ricco e dettagliato dell’autore implica una certa concentrazione nella lettura, ma che fatta l’abitudine si rivela scorrevole e curioso, non solo sostanzioso a livello di descrizioni e vocaboli, ma anche pieno di dubbi e domande morali nascoste tra le pagine, riflessioni sociologiche che portano inevitabilmente il lettore a volerne sapere di più.

    Un libro che mi ha appassionata, incuriosita, e che spero possa fare lo stesso con voi, nel caso non lo abbiate ancora letto. Nell’eventualità contraria invece sono curiosa di sapere che ne pensate, come vi è sembrata la lettura e cosa ne pensate di Frank Herbert e dei suoi libri! 😉

    Ed ora vi saluto, ma voglio lasciarvi con un ultima chicca su questa storia, ovvero la sua origine.

    Frank Herbert si ispirò esplicitamente al documentario “La cronaca di Hellstrom”, girato e prodotto nel 1971, che aveva come oggetto gli studi di Nils Hellstrom, uno scienziato che sostiene la teoria secondo cui gli insetti diventeranno i dominatori della Terra proprio grazie alla loro capacità di adattarsi e riprodursi rapidamente. Una teoria che ha dato il via a una storia pazzesca che rispecchia in effetti moltissimi caratteri del libro.

    franci
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