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    Primordia. L’alleanza, di J. A. Windgale | I luoghi di Primordia

    Buongiorno Lettori! Lunedì in questo post vi ho presentato il blogtour dedicato alla pubblicazione di un fantasy italiano uscito martedì 16 giugno che attendevo con ansia, ovvero PRIMORDIA. L’ALLEANZA, di J. A. Windgale che con la sua penna mi ha conquistata.
    Ma del libro ne parleremo più avanti, in particolare troverete la mia recensione qui sul blog il giorno 29 giugno, oggi invece ci concentriamo sui luoghi che fanno da scenario in Primordia…

    I LUOGHI DI PRIMORDIA

    Ci sono luoghi difficili da dimenticare. Luoghi magici che custodiscono segreti e leggende. Luoghi come Primordia. Questo l’incipit di questo blogtour e non possiamo assolutamente non dedicare una tappa all’ambientazione, agli scenari che l’autrice ha magistralmente creato, immergendoci in un mondo ricco di magia, mistero e oscurità.

    Ciò che infatti troviamo tra le prime pagine di questo libro è una mappa ricca di nomi e dettagli che ci aiuterà a seguire il viaggio dei nostri protagonisti entrando ancor di più nel vivo della storia.

    Una mappa estremamente ben disegnata, che tuttavia da sola può dirci ben poco di quei luoghi se non le loro caratteristiche geografiche. Scendiamo quindi nel dettaglio, seguendo il viaggio di Fendra, la protagonista di Primordia, e della sua squadra di Aster.

    Partiamo proprio da ASTERYA, a sud della mappa, nel regno di Halbor, dove si trovano i nostri protagonisti all’inizio della vicenda. Asterya è l’accademia di Aster in cui i giovani più impavidi studiano e si formano per diventare Aster e proteggere il regno dalle Morhn, creature oscure di cui si parlerà più avanti in questo blogtour ma che determineranno gran parte dei fatti che daranno il via alla missione di Fendra e dei suoi compagni. È un luogo affascinante, enorme, imperioso, con le sue torri che affacciano sull’oceano. Una di queste in particolare accoglie la dimora del drago Ruber che abbiamo conosciuto meglio ieri nella tappa del blog Fenice fra le pagine, l’altra torre invece è in disuso, ma proprio per questo è il ritrovo accogliente dei nostri protagonisti tra una missione e l’altra.

    Asterya è la mano della giustizia su Primordia, ma non può salvare tutti.

    Un’istituzione che si occupa quindi di proteggere il regno, di intervenire perchè esso non cada nella completa oscurità, e lo fa grazie alla magia e alle protezioni cui gli Aster hanno accesso, l’unico mezzo per sconfiggere quei nemici terribili. Tuttavia questa magia è alimentata da alcune pietre speciali, le Pietre Nere, scorte di monili che non sono mai state così scarse ad Asterya e nel resto del regno, ecco perchè non tutti possono essere salvati. Gli Aster devono fare i conti con le priorità, valutare chi può essere salvato e intervenire al contempo in modo equo e giusto. Un compito non facile, che metterà a dura prova Fendra.

    La nostra protagonista cresciuta in un villaggio vicino ad Asterya, ovvero TANTAR, dove vivono ancora la madre e la sorella, che gestiscono la taverna, accogliendo viandanti e gente del posto, creando un luogo caldo e accogliente per chiunque abbia bisogno di ristoro o anche solo di un buon pasto.

    Il posto che custodisce tutti i miei ricordi d’infanzia, dove ho capito quando una spada si addicesse a me più di un abito elegante.

    Così vicino all’Accademia da correre meno rischi di altri posti, ma che tuttavia in questa storia sarà il fulcro di una vicenda spiacevole che determinerà un grande cambiamento in Fendra.

    Superando Tantar e dirigendoci verso nord ovest il viaggio prosegue verso Beylot, attraverso la PIANURA DI ALYSTAR, un luogo dolce e sereno, quasi un lido di pace in quel caos in cui si trova il regno, che tuttavia verrà presto intriso di quell’oscurità che incombe, come tutto il resto.

    È una distesa enorme di campi baciati dal sole, la rappresentazione perfetta del regno di Halbor. La gente di queste terre vive di lavori contadini e ha la pelle sempre abbronzata, persino in inverno. Non c’è clima migliore in tutta Primordia.

    La pianura di Alystar termina con una gola profonda verso nord ovest, dove si va proprio verso la città di BEYLOT, la capitale di Halbor. Da questo lato l’accesso alla città si compone di un maestoso ponte pattugliato da soldati a cavallo, ai lati del quale si ergono due statue che raffigurano dei grifoni intagliati in una pietra lucente, a tal punto da sembrare quasi che stiano andando a fuoco quando i raggi del sole ne colpiscono la superficie. Uno spettacolo unico e imponente, che ben si addice all’ingresso della città fulcro del regno. Una capitale maestosa, perfettamente costruita che ospita il palazzo reale.

    Beylot potrebbe essere riassunta in una sola parola: ordine. Le abitazioni, i negozi, persino le strade sembrano costruite così da combaciare perfettamente le une con le altre, in un gioco di colori caldi tra cui prevale il rosso.

    Beylot si divide tra città alta e bassa. La prima rifulgente di ricchezze, da vivere in pieno giorno in tutto il suo fascino; la seconda più modesta, meno ordinata, quasi labirintica di notte tra vicoli e viuzze dove elementi loschi si aggirano alla stregua dei vizi di perdizione.

    Di giorno tuttavia l’intera città pullula di vita, di botteghe colorate, ed è la Piazza dei Mercanti a dimostrare tutta la ricchezza di cui gode Beylot.

    La pavimentazione è diversa da quella delle altre strade: riprende i colori dello stemma, è un gioco di scarlatto e oro. Camminandoci sopra puoi quasi specchiarti.

    La piazza si trova appena al di là dei cancelli che portano alla città alta, dove le vie ritrovano la loro perfezione in un ordine quasi maniacale, facile da comprendere, pulito e ricco di simboli che ricordano i momenti migliori del regno, come l’obelisco al centro della Piazza dei Mercanti.

    Uno spiazzo enorme, riccamente decorato, dove le più ricche dimore si fanno gara l’un l’altra tra la più strana, la più adornata, la più rilucente, una ricchezza che non può tuttavia superare quella del palazzo reale.

    Ma il viaggio dei nostri protagonisti deve proseguire, impossibile quindi soffermarsi sulle bellezze della capitale ancora a lungo, perchè quella di Primordia è una storia di oscurità, e cosa c’è di più oscuro se non una foresta infestata dagli spiriti?

    Proseguendo a ovest incontriamo infatti la FORESTA DI NAHREM, oltre il fiume Nevith, una delle più oscure e pericolose foreste di Primordia.

    Gli alberi oltre il fiume sono un muro scuro e silenzioso. Sono cresciuta in un bosco, ma la foresta di Nahrem è diversa. Più oscura, all’ombra delle montagne selvagge e al confine di ogni regno sconosciuto. Si raccontano tante storie su di essa, ma la verità è che nessuno è mai andato a controllare se fossero vere. Nessuno ancora in vita.

    Un luogo circondato dal mistero in cui i nostri protagonisti saranno costretti a immergersi per proseguire la missione affidata loro, sempre più nel profondo della foresta, verso il cuore cui nessuno si avvicina da anni.

    Un ambientazione oscura di cui non posso dirvi altro, perchè proprio scoprendone la natura andremo incontro nella lettura ad un colpo di scena sorprendente, che darà un taglio unico al finale di questo primo libro della serie.

     

    Per esplorare il resto del mondo ideato da J. A. Windgale sicuramente dovremmo gettarci in pasto al sequel, ma personalmente non vedo l’ora di leggerlo, Primordia mi ha conquistata!

    Vi lascio però un’ultima citazione dal libro che riguarda VENOHR, uno dei quattro regni che strinsero alleanza con Halbor, un luogo non esplorato direttamente in questo primo volume, ma essenziale a capire il precario equilibrio tra magia e forze oscure in cui ci ritroviamo…

    Mi chiedo se Venohr conoscesse gli effetti collaterali quando ha iniziato con gli esperimenti. Mi chiedo se avesse progettato tutto. Ho letto molto sul regno traditore. Più impervio degli altri, è caratterizzato da gole profonde e miniere oscure. È lì che è stata scoperta la Pietra Nera. Dapprima utilizzata solo dai maghi, è stata trasformata in qualcos’altro, un catalizzatore. La magia smise di essere appannaggio di chi nasceva con il dono e diventò di tutti. Bastava caricare una pietra e chiunque avrebbe potuto utilizzare l‘incantesimo al suo interno. Esaurita la sua funzione, la pietra si frantumava. 

    All’Alleanza, spezzata e ferita, sono serviti dieci anni per trovare una cura. Se preso in tempo, il morbo può essere fermato, ma per farlo è necessario avere un frammento di Pietra Nera che possa assorbire la malattia. La Pietra Nera porta il male, la Pietra Nera lo distrugge. Da quando Venohr ha alzato il Velo, è quasi impossibile reperire frammenti vuoti di pietra. Quelli smerciati al mercato nero sono caricati e venduti con un incantesimo racchiuso all’interno. Nessuno compra la pietra per curare, la comprano per poter usare la magia. E più la usano, più rischiano di trasformarsi in Morhn.

    Ed ora vi saluto, questo viaggio è appena iniziato e per scoprire altri contenuti speciali sul libro vi consiglio di seguire l’evento di cui vi lascio qui di seguito il calendario! 😉  E mi raccomando, non perdetevi la mia recensione il 29 giugno! Nel frattempo ditemi…

    Vi ho incuriosito un pochetto? Che ne pensate di questo oscuro mondo in cui l’autrice ci trasporta?

     CALENDARIO BLOGTOUR – PRIMORDIA.L’ALLEANZA

    23 giugno  LA FIGURA DEL DRAGO, a cura di Fenice tra le pagine
    24 giugno  I LUOGHI DI PRIMORDIA, a cura di Libri, libretti e libracci
    25 giugno  LA MAGIA IN PRIMORDIA, a cura di Appunti di Zelda
    26 giugno  PERSONAGGI E DREAMCAST, a cura di La soffitta dei libri dimenticati
    27 giugno  CHE PERSONAGGIO SEI?, a cura di Il mondo di sopra
    29 giugno  Recensione su tutti i blog
    30 giugno  FEMMINISMO IN PRIMORDIA, a cura di Libri riflessi

    01 luglio  FANTASY E SOTTOGENERI, a cura di Hook a book
    02 luglio  ESTRATTI, a cura di The mad otter
    03 luglio  CREATURE MAGICHE IN PRIMORDIA, a cura di The reading’s love
    04 luglio  LE MORHN, a cura di Red Kedi
    05 luglio  SOUNDTRACK, a cura di Paper purrr
    06 luglio  IL MESSAGGIO DI PRIMORDIA, a cura di La lettrice sulle nuvole

    franci
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    2 Commento

  • Rispondi Chiara Ropolo 27 Giugno 2020 at 16:03

    Un’ambientazione particolare!

    • Rispondi Franci - Libri Libretti Libracci 30 Giugno 2020 at 23:00

      Moltissimo, una delle più interessanti di cui ho letto questo mese! ^^

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