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  • Recensione

    Le memorie di Dante Bastille, di Marco Fichera

    Buongiorno lettori! Oggi vi parlo di uno dei libri più intriganti che ho letto quest’estate, ovvero LE MEMORIE DI DANTE BASTILLE, di Marco Fichera. Una storia dalle note sci-fi e cyberpunk che si articola intorno a un mistero quasi indistricabile che ci trasporta in un viaggio a tratti crudele e drammatico alla ricerca della verità.

    Se esiste e quale sia questa verità io non ve lo svelo, ma più sotto trovate la mia recensione tra pro e contro di questa lettura. Prima però, qualche informazione in più sul libro! 😉

    Un grazie all’autore per la copia omaggio del libro per la recensione. Per scoprire qualche curiosità sul libro vi consiglio di dare uno sguardo alla pagina Instagram Dante Bastille. Ma ecco la scheda libro seguita dalla mia recensione! 😉

    TITOLO Le memorie di Dante Bastille
    AUTORE Marco Fichera
    PAGINE 378
    DATA DI USCITA 10 Giugno 2020
    CARTACEO 12.00 €  |  E-BOOK 1.99 € (gratis con Kindle Unlimited)
    (CLICCA SULLA COPERTINA PER AVERE PIÙ DETTAGLI)

    Dante ha imparato da tempo a convivere con la violenza che permea nel Blocco Sud, il luogo ideale dove dimenticare e farsi dimenticare, e recente traguardo nella colonizzazione di un Pianeta Rosso oramai fagocitato da multinazionali. L’amena vita all’interno delle Colonie trascorre noiosa finché Daniel, il ragazzo con cui condivide l’unità abitativa, perde la vita in seguito a una banale rissa. In punto di morte questi gli consegna una FemtoSD, scheda di memoria contenente la registrazione in soggettiva delle ultime ore di vita di uno sconosciuto, ucciso da una delle persone più importanti ed in vista della società.Braccato, Dante si troverà improvvisamente costretto a fuggire, ma non è facile passare inosservati in una società in cui la legge impone il possesso di un device costantemente connesso.Aiutato da qualcuno, osteggiato da molti, Dante cercherà il modo di tornare sul suo pianeta nativo, aprendosi una via con le maniere forti tra accaniti inseguitori, forze dell’ordine, una burocrazia maledettamente farraginosa e una tecnologia sempre più ostile.I pochi indizi forniti dalle registrazioni di memoria criptate saranno la sua sola bussola nell’intricato percorso che lo vedrà costretto a vestire i panni dell’antieroe, svelando così ai suoi occhi le numerose sfaccettature prese dalla società durante la sua assenza.

    RECENSIONE

    LE MEMORIE DI DANTE BASTILLE è una storia dalle note sci-fi e cyberpunk come detto, tuttavia l’intera trama si concentra su un mistero da risolvere, un enigma di cui pian piano l’autore ci svela gli indizi, tramite la narrazione e tramite la struttura del romanzo stesso. La narrazione e la struttura del libro cambiano ed evolvono a seconda della necessità, l’autore ha infatti utilizzato ogni aspetto a sua disposizione nella creazione del libro per avvicinare il lettore al protagonista e alla sua arzigogolata e drammatica avventura.

    Un viaggio sempre più coinvolgente proprio per il cambio tattico di punto di vista, la differente lunghezza dei capitoli, una narrazione che si sposta tra presente e passato, e infine dei veri e propri stravolgimenti grafici, pagine in cui le parole hanno un ordine sia narrativo che grafico o che addirittura vengono coperte da segni. Una lettura assolutamente originale da cui emerge il desiderio di osare dell’autore.

    Marco Fichera ha uno stile unico, un modo di raccontare fuori dall’ordinario che arricchisce la trama e rende questo libro speciale, godibile e incredibilmente scorrevole. Il ritmo di lettura è vivace e dinamico, la struttura come detto evocativa aumenta il coinvolgimento e rende sempre più adrenalinica la lettura. I numerosi espedienti grafici e narrativi definiscono il taglio unico di questa storia, dando al messaggio dietro la trama il giusto modo di emergere.

    Alla ricerca della verità, una scena dopo l’altra, l’autore ci trasporta in un futuro plausibile e facile da comprendere, non troppo lontano, ricco di riferimenti e plausibili conseguenze delle dinamiche socio-politiche della nostra epoca. Elementi grazie ai quali emerge nella lettura una chiara critica ai fattori problematici della nostra società, una sorta di logica proiezione della nostra realtà nel futuro che aiuta ad aprire gli occhi e a ragionare.

    Ad accompagnare questi caratteri troviamo un linguaggio spesso sopra le righe, dialoghi e situazioni che evidenziano questi fattori senza porli come oggetto principale della scena, ma mettendoli in disparte, presenti ma non ingombranti.

    Ad essere centrale è invece la verità, una verità difficile da trovare, ingannevole per certi versi, e anche deludente, drammatica, ma in linea con il mood del romanzo che non ha nulla di ritoccato, nessun elemento abbellito: è per così dire una proiezione nuda e cruda delle dinamiche più naturali e plausibili che l’incipit della trama può suscitare.

    Dall’inizio all’epilogo si rivela una lettura difficile da digerire, ma soddisfacente, appagante, ricca. Una storia che attraverso due linee di trama e temporali fa convergere, o meglio unisce, l’inizio e la fine, come un cerchio che si ricongiunge, e il finale si rivela così una trovata geniale, l’unica possibile capace di sorprendere e lasciare al contempo il lettore soddisfatto, con un sorriso sbilenco e la convinzione di dover rileggere tutto daccapo per poter provare a cogliere gli indizi di quella verità ormai svelata e far combaciare con soddisfazione ogni pezzo del puzzle.

    Una lettura che come avrete capito ho amato, un libro complesso per certi versi, ma naturale da leggere, scorrevole, tuttavia mai precipitoso grazie alla capacità dell’autore di imporre il giusto ritmo e di accompagnare passo passo il lettore in un’avventura dolce amara in grado di coinvolgere, appassionare, ma anche e soprattutto riflettere.

    A discapito di tutto ciò, devo dire che nella mia ammirazione per il modo di narrare questa storia dell’autore ho trovato anche due difetti che mi hanno fatto storcere il naso e che non posso chiaramente omettere dalla recensione.

    Il primo è stato evidente fin dall’inizio e legato meramente al testo puro e semplice, ovvero alcuni refusi nel corso della lettura che mi hanno fatta soffermare qualche secondo di troppo, nulla di trascendentale fortunatamente, sono errori di distrazione, sporadici e non troppo frequenti, ma presenti.

    Il secondo appunto va invece a un personaggio secondario in particolare, un certo Manuel il cui atteggiamento cambia repentinamente, troppo considerata la sua presenza veramente breve. È un cambio di carattere motivato dalla storia, dall’andamento della trama e da fattori che apparentemente reggono, tuttavia ho sentito il bisogno di rimarcarlo in quanto non mi è piaciuta la velocità con cui è avvenuto, non l’ho trovata del tutto equilibrata e plausibile e per un momento, durante la lettura, mi ha infastidito.

    Ed è con questi pro e contro che ho deciso di raccontarvi il libro, cercando di non fare spoiler e di lasciare a voi il piacere della scoperta, anche perchè ci sarebbe moltissimo altro da dire, ma tanto già so che di questa storia ve ne parlerò ancora e ancora nel tempo, perchè mi ha particolarmente colpita, e quindi lascerò ai prossimi post il piacere di dirvi di più! 😉

    Adesso vi saluto, spero di avervi incuriositi riguardo questa nuova uscita sopra le righe e chiedo a voi che ne pensate e se amate come me i libri che si allontanano dagli schemi per una narrazione più vivida, fatemelo sapere nei commenti! 

    franci
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