Heartstopper (Volume 2), di Alice Oseman

Qualche settimana fa ho letto un commento riguardo questo libro e in generale la serie che classificava la storia come vuota, banale, senza trama. Il problema di questo commento è che in parte è vero e in parte no e per comprendere al meglio questa verità bisognerebbe aver letto almeno il primo libro, ma posso svelarvi il mio punto di vista a riguardo per chiarire un po’ la situazione, ed è proprio da questo spunto che ho pensato di iniziare a parlarvi di questo secondo volume, perchè è un commento che mi ha punta sul vivo e che leggendo questo secondo libro ho cercato di rielaborare e capire se si trattava di una verità o di una mezza verità, come infatti si è rivelata.

HEARTSTOPPER è una storia che non emerge per una trama eccezionalmente vivace, è vero, le dinamiche al suo interno sono anche abbastanza banali se lette con superficialità, ma ciò che con semplicità Alice Oseman è in grado di trasmettere è la difficoltà del capire sé stessi, la propria identità e la propria personalità in generale in un periodo difficoltoso della vita, ovvero l’adolescenza. 

La scoperta di sé a 360° è il tema centrale di questa semplice storia ricca di dolcezza e sospiri, ma anche grandi dubbi, perchè dopotutto i primi amori sono così, di qualsiasi natura o identità sessuale essi siano.

E riuscire a trasmettere queste tematiche, farle quasi vivere al lettore, attraverso la semplice esperienza di due adolescenti è una grande capacità che personalmente riconosco all’autrice.

Un’autrice che è stata capace di appassionarmi e donare alla storia che racconta il giusto tratto grafico per trasmettere dolcezza e ingenuità. Le pagine di questa graphic novel poi passano da piene a vuote ed è questo a scandire il ritmo della storia, insieme alle parole certo, ma è attraverso le illustrazioni che vengono narrate le vicende. Ci sono poi pagine fatte di soli scambi di messaggi, e direi che tra adolescenti è forse il linguaggio più diffuso, e così come ogni altro carattere di questo racconto anche questo tipo di linguaggio ci trasmette appieno la sfera in cui i due protagonisti vivono.

L’adolescenza è, come mi piace definirla, una bolla in cui le sensazioni e i sentimenti fanno a pugni ogni giorno e in questo racconto vediamo emergere questo aspetto in ogni pagina, vediamo le emozioni essere totalizzanti, susseguirsi una dopo l’altra, confondendo anche i protagonisti, ma facendo vivere loro un’amicizia e una storia quasi palpabile anche per noi lettori.

Quindi è vero, si tratta di una storia non esageratamente vivace da un punto di vista di trama, ci sono infatti solo un paio di colpi di scena, ma è il racconto di una lenta scoperta di sé, un’esperienza dopo l’altra, un sorriso e un dubbio dopo l’altro, ed è questo che rende questa serie, e così anche questo secondo volume, colma di una ricchezza tematica e di una profondità trattata con tale semplicità da essere diretta, facile da comprendere e da far propria, affrontando al fianco dei due protagonisti, i dolcissimi Nick e Charlie, le problematiche più sincere e naturali di quell’età.

Questa volta non mi dilungo oltre, perchè credo che se state leggendo questa recensione probabilmente avete già conosciuto il primo libro e posso solo aggiungere che questo secondo volume è esattamente come il primo, ma più appassionante, più coinvolgente, con una scoperta poco sorprendente per noi, ma assolutamente inaspettata per i due protagonisti, una verità che darà una piega decisamente interessante alla loro amicizia! 😉