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  • Graphic Novel / Recensione

    Ada, di Barbara Baldi (Graphic Novel)

    Buongiorno lettori! Questa mattina voglio iniziare bene la giornata parlandovi di uno dei libri che più ho amato di recente, o meglio, di una graphic novel che mi ha conquistata. Il titolo è ADA, racconto a fumetti (più un’opera d’arte) di Barbara Baldi che con le sue tavole vive e statiche al contempo mi ha ammaliata ancora una volta. L’autrice è infatti la stessa di Lucenera, altra graphic novel dalla potenza colossale di cui vi ho parlato lo scorso anno su Instagram.

    Prima di dirvi qualcosa di più su Ada, vi lascio qualche informazione più dettagliata dal volume, più sotto invece trovate la mia recensione completa.

    TITOLO Ada
    AUTORE e ILLUSTRATORE Barbara Baldi
    EDITORE Oblomov
    PAGINE 117
    DATA DI USCITA 15 Novembre 2018
    CARTACEO 19.00 €  |  E-BOOK 9.99 €  
    (CLICCA SULLA COPERTINA PER AVERE PIÙ DETTAGLI)

    Inizio del Novecento. Ambientazione mitteleuropea. Un padre ignorante e autoritario, un taglialegna, vive con la figlia ai margini di un bosco. La figlia, Ada, è la vittima – incompresa, maltrattata – sulla quale egli scarica aggressività e frustrazione. La ragazza ha talento e curiosità per la pittura, ma il padre disprezza l’arte e il lavoro intellettuale. Ada capisce ben presto che lo scontro frontale non paga e, apparentemente sottomessa, coltiva la propria passione in silenzio e all’insaputa del padre, con l’aiuto di uno studente conosciuto a scuola anni prima. I due non si frequentano, ma si scambiano libri, disegni, colori, che lasciano in un luogo sconosciuto ad altri. La pittura è per Ada una dimensione parallela di libertà e un vero e proprio percorso di empowerment, che la porta alla consapevolezza di sé. Seguito ideale di «Lucenera», Ada è una storia di vendetta e redenzione, in cui l’atmosfera si fa sempre più cupa con il procedere della narrazione. 

    RECENSIONE

    Come anticipato a inizio post, ancora una volta Barbara Baldi mi ha conquistata, con una storia semplice, poco complessa ma ricca da un punto di vista visivo come poche altre. Le tavole che accompagnano e raccontano la storia di ADA sono a dir poco evocative, potenti, vive ed è questo ad avermi  colpita più di tutto. La potenza del tratto grafico dell’autrice è qualcosa che lascia sopraffatti: ci sono immagini che sembrano immobili eppure sono colori e forme che richiamano un concetto e questo basta a costruire la storia.

    Non ci sono troppe parole, a volte ci sono pagine di silenzio, ma le illustrazioni e le immagini create dall’autrice sono in grado di trasmettere situazioni ed emozioni in maniera chiara e senza dubbi, sono immagini che parlano. Come se fosse proprio quel silenzio l’unico in grado di dirci ciò che sta accadendo, anche urlando alcune volte. Il tratto grafico di Barbara Baldi, le sue forme semplici e a volte appena abbozzate, riempiono le pagine e le trasformano in un racconto, compongono il ritmo della narrazione, lasciandoci spesso sospesi, in situazioni quasi statiche, ma chiare, definite.

    Ci troviamo a carpire il messaggi odei chiari scuri, dei colori che rappresentano in maniera perfetta l’atmosfera, mentre il tempo per Ada scorre e passiamo dall’estate all’autunno, all’inverno per raggiungere la primavera. Un viaggio che si compone dello scorrere del tempo, ma che accompagna in maniera distinta anche le emozioni della protagonista, la sua vicenda, le situazioni che le provocano il cambiamento.

    Una storia che non ha bisogno di grandi colpi di scena per arrivare al cuore, perché la storia di Ada è tangibile, potente seppur semplice. E non mentirò, ci sono parti che spezzano il cuore, ma Barbara Baldi sa sempre come lasciarci una speranza e così, esattamente come in Lucenera, arriva il momento in cui vediamo uno spiraglio mostrarsi di fronte alla protagonista, una via di fuga che tuttavia è lei stessa a creare, arrivando al limite e ritrovando la propria volontà, la propria forza, per andare incontro ai propri sogni, desideri, anche solo per riprendere la propria vita. Ma un cambiamento che può arrivare solo da lei, mentre tutti gli altri attori hanno fino a quel momento osservato e tenuto il silenzio.

    Un racconto potente, purtroppo è questa la sola parola che sento per descrivere al meglio ADA e il lavoro di Barbara Baldi, un’autrice che spero di poter trovare presto in altre storie, perché amo il suo timbro, la sua firma, quella capacità di raccontare in silenzio che la distingue, l’unica capace di farmi provare in maniera così forte le emozioni che rendono ricche simili storie.

    Un’opera e dunque un’autrice e illustratrice che come avrete capito non posso far a meno di consigliare, perché merita come autrice e come illustratrice, perché le sue graphic novel sono vere e proprie opere, stampate su una carta che fa sembrare ogni pagina un piccolo quadretto e che rende a meraviglia le immagini che quasi escono dalla carta per la loro intensità. 

    Ma direi che vi ho detto abbastanza, adesso sarei curiosa di sapere se avete letto questa storia, se conoscete Barbara Baldi e se come me siete stati conquistati dalle sue storie e dal suo tratto! 

    franci
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