Titolo: Bet
Autore: Fabio Tacchi
Editore: Dunwich Edizioni
Data di uscita: 13 Ottobre 2014
Pagine: 115
Rilegato: 9.90 €
Un personaggio così cinico e arrogante non l’avevo mai incontrato, e se all’inizio mi ha lasciata perplessa, andando avanti mi è piaciuto sempre di più questo suo modo di vedere il mondo, decisamente adatto alla situazione in cui veniamo trascinati.
Avendo una personalità simile, è quasi ovvio per lei vedere il mondo sotto una luce più oscura, quasi come se fosse tutto intaccato da una malattia chiamata “umanità”, ma ho apprezzato alcune parti – veramente poche – in cui lei stessa si è posta domande sul suo atteggiamento e sulla sua personalità poco comune.
A farla sentire sicura di sé stessa c’è però un forum, in particolare un gruppo chat di cui fa parte insieme ad altre tre persone. Ogni giorno, mentre svolge il suo noioso lavoro da una scrivania, la pagina di RealKill è aperta sul suo monitor. L’argomento di conversazione sono i crimini di cui si legge o si sente notizia, e il loro gioco preferito è risolverli e confrontare le varie tecniche, scelte ed errori compiuti dall’omicida di turno.
Da una di queste conversazione, parte la nuova missione di Bet: far sparire qualcuno senza essere incriminata o scoperta in alcun modo.
L’idea della nostra perversa protagonista è quella di creare un’identità falsa, ingannando i suoi “amici” e vincendo così la scommessa, se non c’è un corpo nessuno può davvero avere prove contro di lei.
Ma qualcosa va storto ed ecco che finalmente arriva il colpo di scena: Adam, l’uomo che ha creato attraverso mille magheggi tra ufficio anagrafe, e motorizzazione, si trova proprio lì di fronte a lei, con lo stesso naso storto che gli ha dato con photoshop e quegli occhi azzurri come il ghiaccio.
Potete immaginare la reazione della protagonista e soprattutto la mia..sì, perchè scoperto questo la situazione diventa sempre più contorta, più complessa fino a non riuscire più a definire realtà e illusione, cosa è vero e cosa invece è una fantasia che ha preso forma. Una lettura che porta alla luce una marea di domande, ma che con il suo stile scorrevole non può che essere avvincente e appassionante.
Mi è piaciuto come l’autore ci trascina nel mondo di Bet, come la personalità della protagonista sembri pervadere ogni pagina, ogni parola, quasi come se fossimo dentro la sua testa, tra pensieri e ragionamenti, come se nessun’altro fosse capace – o degno, come direbbe Bet – di raccontare ciò che è successo. E in tutto questo, pian piano arriva anche l’emotività, la sorpresa, la sensazione che stia succedendo qualcosa di folle e incontrollabile che anche un personaggio come lei non possa gestire razionalmente.
Il finale è stato davvero un esplosione di dubbi e domande, ma ho adorato l’ultimo breve capitolo in cui tutto trova un suo posto e una sua conclusione, sebbene ancora mi domando chi abbia creato chi! E se in genere questo tipo di conclusione non mi soddisfa, nel caso di questo libro è stato l’epilogo perfetto. La mia valutazione per questa lettura ricca di suspense è un bel 4/5, un racconto breve ed intenso, ma appunto forse troppo breve per le domande a cui da spazio.
Consiglierei questo libro…a chi è in cerca di una lettura leggera, ma avvincente, tra colpi di scena e situazioni decisamente originali, in un racconto scorrevole e dalle sensazioni intense tanto quanto oscure.
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