Titolo: Io sono buio (The Conqueror’s Saga #1)
Autore: Sharon Cameron
Editore: Mondadori
Data di uscita: 23 Febbraio 2016
Pagine: 360
Rilegato: 17.00 €
Ero molto curiosa di leggere il seguito de La fabbrica delle meraviglie che mi aveva lasciato davvero con un’infinità di dubbi e domande, e direi che Sharon Cameron non ha assolutamente perso colpi. Lo stile è incredibilmente scorrevole e i colpi di scena sono a dir poco imprevedibili, tant’è che davvero non mi sarei aspettata un simile finale.
A rendere ancora più appassionante questo secondo libro c’è una Katherine più matura, più adulta e consapevole, una donna che soffre per un amore che non crede possa essere finito ma che continua a lottare con tutte le sue forse per tenere al sicuro la propria famiglia e non perdere la speranza. Una protagonista che ho davvero apprezzato e per la quale non vedevo l’ora arrivasse il lieto fine.
L’aspetto romance è rimasto velato quasi fino alla fine, e ammetto di aver seriamente temuto per il cuore di Katherine, ma questo ha dato spazio a maggior adrenalina, nuovi personaggi e diramazioni della trama che hanno arricchito l’intera storia. Ovviamente, e qui mi rivolgo ai più romantici, non temete: le forti emozioni ci sono eccome, solo in modo più equilibrato! 😉
“E anche al buio, nel posto sbagliato, nel momento sbagliato, nella lingua sbagliata, riconobbi quella voce, e le lunghe dita e il modo in cui ora quei gomiti poggiavano sulle ginocchia.”
Come ho detto il finale mi ha sorpreso ed è stato soddisfacente come ogni pezzo del puzzle trovasse un proprio posto, come ogni filo della trama si intrecciasse con gli altri fino a creare il tessuto della storia. Adoro i finali in cui non restano dubbi o perplessità in sospeso e la scelta di concludere con due volumi ben fatti e densi di azione anziché prolungare nella tipica trilogia, ha reso Sharon Cameron un’autrice da ammirare ai miei occhi.
Ma ovviamente non è il solo motivo per cui ho adorato la sua penna! Infatti a condire il tutto e a rendere più accattivante questo romanzo c’è il fascino di Parigi e i richiami storici, oltre ad una nota dopo l’epilogo dell’autrice in cui riporta nero su bianco i fatti storici che ha preso in considerazione per creare e dare base alle vicende di Katherine e dello zio Tully.
Ed è proprio qui che però mi casca la Cameron. L’unico difetto di questo secondo volume è proprio lo zio Tully e non perchè non mi piace come personaggio, ma non mi è piaciuto come è stato ridotto a semplice zio folle. Ok, lo è, ma non è solo questo. Non è solo un vecchietto matto da accudire e assecondare, o almeno non lo era nel primo volume, perchè qui è l’unica impressione che si ha.
“Quella mente capace di sbalordire i migliori scienziati del mondo chiedeva a me se un giorno sarebbe morto.”
Ad ogni modo è stata una lettura che mi ha molto coinvolta, una storia che rileggerei volentieri e che si distacca da qualsiasi altro genere o serie abbia mai letto. Intrigante e ricca di misteri da svelare, la trama è un vortice di azione ed emozioni che si alternano e si intrecciano fino ad avere un racconto unico e originale, con una protagonista davvero incredibile. Una storia che a mio parere merita un pieno 4/5, confermando la valutazione che avevo dato al primo libro.
Consiglierei questa lettura… a chi è in cerca di una storia da palpitazioni, tra suspence, intrighi e un pizzico di storia e sì, anche di steampunk, che non guastano! 😉
Per chi non la conoscesse, la serie The Dark Unwinding è una duologia che si compone dei seguenti due volumi:
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