Titolo: The Kingdom
Autore: Jess Rothenberg
Editore: DeA Planeta
Data di uscita: 16 Aprile 2019
Pagine: 350
Cartaceo: 16.00 € | E-book: 7.99 €
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THE KINGDOM è un titolo che già richiama a meravigliose avventure letterarie, appena ho letto queste due parole le mie antenne di lettrice sono scattate in automatico, il mio entusiasmo è poi cresciuto captando nella sinossi dei meravigliosi caratteri sci-fi, figurarsi quando ho poi capito che c’era anche un legame speciale, insomma, dell’amore nell’aria…o meglio, tra le pagine! Inutile dire che ho iniziato questa lettura colma di aspettative.
Aspettative alte in effetti, ma mettendo insieme tutti questi fattori, la Rothenberg non ha fatto altro che istigare la mia fame di avventura letteraria ed ecco che mi ritrovo faccia a faccia con qualcosa di molto, molto di più.
Quella che si nasconde tra le pagine di The Kingdom è infatti una storia che scorre su due piani temporali e ben differenti: un presente raccontato a mo’ di rapporto di un processo e un passato narrato in prima persona dalla protagonista, Ana, una Fantasista del Regno.
Un’ambientazione da favola, un parco divertimento dalle mirabolanti attrazioni, tutto pensato per rendere felici gli esseri umani, ma tra i protagonisti di queste meraviglie c’è anche Ana, una di sette androidi che vestono ogni giorno i panni di principesse, pronte a dire sì ad ogni desiderio che viene loro chiesto.
Una macchina a servizio dell’uomo che tuttavia, inavvertitamente inizia a scoprire di avere lei stessa dei sogni, dei desideri, e sarà qui che inizierà la sua discesa verso quel processo.
Un intrecciarsi che mi ha spinto a proseguire la lettura, una pagina dopo l’altra, lasciandomi trasportare dalle parole dell’autrice che con maestria ha saputo ammaliarmi e conquistare quel lato di me che non sa resistere ai mix di genere. Attraverso il passato capiamo pian piano come è cambiata Ana, chi era e chi dovrebbe essere, e soprattutto chi è stata in grado di amare nonostante la sua natura meccanica.
Questo desiderio di amare, questo essere qualcosa più che un semplice oggetto, quella naturale forza di risvegliare i sentimenti posta in un “oggetto” ha ampliato il mio spettro empatico, perchè ho sentito Ana così vicina per l’intera lettura che avrei voluto poterla aiutare, esserle al fianco, spiegarle cos’erano quelle strane sensazioni e come avrebbe dovuto reagire.
Un’empatia che tuttavia non sono riuscita a provare per Owen, un personaggio la cui importanza in questa storia è fondamentale e che invece non ha saputo catturare la mia attenzione. Forse Ana era così ben costruita da far sbiadire gli altri personaggi, eppure solo con Owen ho provato questa sensazione. Ma d’altronde è un aspetto soggettivo, perchè per il resto la penna di Jess Rothenberg mi ha stregata.
L’idea di base è geniale se ci pensate anche solo un secondo, e l’autrice l’ha sfruttata al massimo, non solo dando alla trama uno sviluppo avvincente, ma creando un mondo meravigliosamente vivido, tra fantasie incredibili e oscurità mal celate, disseminando la narrazione di tematiche delicate che emergono in modo lampante seppur tenute in secondo piano. Quest’ultimo aspetto in particolare mi ha colpita, perchè non pensavo di trovare in questo libro citazioni a problemi attuali, eppure si parla donne-oggetto, persone che possono dire solo sì, esseri che sono pensati per rendere felici gli altri dando per scontato che non abbiamo “cuore”, desideri, sentimenti, che siano mostri.
Non vi dirò altro, perchè dopo avervi parlato della struttura intrigante scelta dall’autrice, della capacità di Jess Rothenberg di raccontare una simile storia con uno stile vivido e palpapile, dando alla protagonista il giusto carattere e punzecchiando il lettore con delicatezza e carisma al contempo attraverso spunti di riflessione su tematiche rilevanti, e dopo avervi detto che il finale è assolutamente imprevedibile…ops, questo ve l’ho detto adesso, ma…credetemi, questo libro merita di essere letto, anche solo per affrontare una lettura diversa dalle altre, una voce fuori dal coro e conoscere una penna in grado di ammaliare, stupire, coinvolgere e far riflettere, al di là del genere.
Un grande abbraccio a tutti, ci “rileggiamo” domani con un’altro appuntamento libroso, questa volta facciamo due chiacchiere con un’autrice italiana! 😉
8 Commento
Che bella recensione Francesca, è piaciuto molto anche a me
Ti ringrazio Chiara! <3
Sono felice sia piaciuto anche a te, ma ti dirò, non mi sorprende che abbia superato il test al tuo lato critico, è davvero un bel libro! 😉
Quanto mi piace come scrivi 😍 e mi trovi d'accordo praticamente su tutto. La Rothenberg è decisamente una buona penna.
Grazie Tania! <3
La Rothenberg mi ha sorpresa, ma non glielo lascerò fare una seconda volta, ormai da lei mi aspetto grandi cose! ;D
Mi fa piacere ti sia piaciuto, è stata una lettura sicuramente piacevole per quel che mi riguarda
Felice sia piaciuto anche a te e grazie mille per avermi inclusa nell'evento! <3
Ciao Franci, anche tu ami i mix di generi? Comunque il libro è davvero bello!
Sì, li trovo molto interessanti, soprattutto se come in questo caso danno vita a libri decisamente ben riusciti! 🙂