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  • Recensione / Review Party

    Trilogia dei Pirati – Valerio Evangelisti

    Buonasera lettori! Eccoci ad un nuovo appuntamento, e parliamo oggi di pirati! Ebbene sì, la mia ultima lettura è stata TRILOGIA DEI PIRATI di Valerio Evangelisti, un bel mattoncino contenente i tre titoli Tortuga, Veracruz e Cartagena. Ve ne parlo in particolare in occasione dell’uscita in libreria dell’edizione flessibile, in effetti arrivata proprio ieri, e per celebrare questa bellezza partecipo ad un meraviglioso Review Party!

    Prima di raccontarvi la mia esperienza di lettura, vorrei ringraziare la casa editrice per la copia recensione in omaggio e soprattutto Raffaella di The Reading’s Love per aver organizzato il Review Party. Ed ora, ecco qualche info più dettagliata sul libro seguita dalla mia recensione!

    TITOLO Trilogia dei Pirati
    AUTORE Valerio Evangelisti
    EDITORE Mondadori
    DATA DI USCITA 3 Ottobre 2019
    PAGINE 948
    CARTACEO 15.50 €  |  E-BOOK 7.99 €
    (CLICCA SULLA COPERTINA PER ACQUISTARLO)

    VALERIO EVANGELISTI è nato a Bologna nel 1952. Dopo avere pubblicato vari saggi di storia, si è dedicato interamente alla narrativa. Nel 1994 è uscito il suo primo romanzo, Nicolas Eymerich, inquisitore, vincitore del premio Urania. Ne sono seguiti molti altri, tradotti in una quindicina di lingue e in tre continenti. È anche autore di sceneggiature per il cinema e la televisione grazie alle quali ha ottenuto prestigiosi riconoscimenti. È fondatore e direttore editoriale della e-zine letteraria Carmilla. Il suo sito è www.eymerich.com

    Un weekend d’inverno al Catskill and Mitchell’s Inn, uno chalet immerso nella foresta, è la situazione ideale per una fuga romantica e rilassante. Il rifugio offre vecchie camere con enormi camini a legna, una cantina ben rifornita e la possibilità di dedicarsi allo sci di fondo, alle ciaspolate o semplicemente di rilassarsi leggendo una crime story. Quando il tempo peggiora e una tormenta interrompe l’elettricità e tutti i contatti con il mondo esterno, gli ospiti si sistemano e cercano di trarre il meglio dalla situazione d’emergenza. Presto però uno di loro viene trovato morto, in circostanze non chiare, e la paura prende il sopravvento. E quando i presenti cominciano a morire, uno dopo l’altro, il panico si trasforma in terrore. In quel paradiso innevato, qualcuno o qualcosa sta cercando di ucciderli. E non c’è niente che i superstiti possano fare se non sperare di sopravvivere alla tempesta e l’uno all’altro. In quei giorni di forzata convivenza, in un clima di paura e sospetto, ciascuno degli ospiti è costretto a rivelare i suoi segreti più terribili e mai raccontati, fino a un inatteso e imprevedibile finale.

    RECENSIONE

    Trilogia dei pirati è un’avventura sorprendente: mai mi sarei aspettata il dettagliatissimo racconto che mi sono trovata a leggere. Onestamente pensando ai pirati mi viene subito in mente un grande caos, bagordi a non finire e risate sguaiate, ma in questa trilogia c’è molto, molto di più.

    Valerio Evangelisti ci catapulta fin da subito nel pieno della narrazione, senza troppi preamboli ci troviamo ad affrontare la cruda realtà che c’è dietro al fascino dei pirati. Risate sguaiate a iosa, bagordi in ogni momento possibile, rum a fiumi, ma anche rispetto, disciplina, gerarchie che seguono regole tutte da imparare, e infine ciò che più di tutto colpisce, ovvero la crudeltà, spesso celata nei racconti, di questi demoni dal cuore a tratti tenero.

    «Ne combiniamo di tutti i colori, eppure in fondo abbiamo il cuore tenero. Ciò dimostra che chi guida davvero le nostre azioni è il porco demonio. Personalmente non ne ho mai dubitato»

    Attraverso queste mille pagine Evangelisti ci trasporta in un’atmosfera oscura e sorprendente, dal sapore di rum e salsedine, un racconto che ci lascia scoprire tutte le sfaccettature possibili e immaginabili del “pirata”, regalandoci qualche emozione e una grande quantità di dettagli. Sono infatti i particolari a rendere l’ambientazione e la narrazione dell’autore estremamente coinvolgente, tutto è spiegato in modo chiaro, non c’è un gergo utilizzato a sproposito o non tradotto per il lettore. Nel corso della narrazione incontriamo spesso e volentieri digressioni sul mondo sconosciuto dei piratiO almeno, per me è stata una continua scoperta sotto questo punto di vista.

    Mi ha sorpresa fortemente come potessero essere personaggi semplici e allo stesso tempo avere una profondità atipica. Mi hanno incuriosita in particolar modo le descrizioni, il gergo “nautico” e quello più balordo dei pirati stessi, e credo siano stati tutti questi meravigliosi dettagli a portarmi dritta verso la fine di questa trilogia.

    Leggere tutti e tre i libri in una volta sola può in effetti risultare un’impresa non da poco, personalmente devo dire che la mia curiosità mi ha aiutata molto, altrimenti non so se ce l’avrei fatta, ma quello che posso consigliare per godersi al meglio questa trilogia è di prendersi del tempo per affrontarla, non avere fretta e lasciare che l’universo descritto da Valerio Evangelisti trasporti la mente lontana dalla realtà.

    Dovete sentire lo sciabordio delle onde sullo scafo, gli ordini del capitano e del primo ufficiale gridati in lontananza e ripetuti dalla ciurma come una litania, mentre il vento vi scompiglia i capelli e la salsedine si accumula sulla pelle. Il rum dev’essere la vostra linfa e  la violenza deve scorrervi attorno, mentre la crudeltà si fa strada nelle vostre vene. Con Valerio Evangelisti dovete sentirvi un po’ pirati anche voi, altrimenti questo libro non può fare per voi. E non pirati come quelli dei film, nemmeno come le favole di quando eravate bambini. Dovete sentirvi pirati fino in fondo, con la puzza di un equipaggio in viaggio da settimane e una sciabola al fianco pronta a grondare di sangue.

    L’unico difetto che ho riscontrato è forse nella trama che non mi ha esageratamente conquistata. Ho notato una sorta di ripetizione, come un ritmo che un libro dopo l’altro mi ha cullata, ma che dopotutto avrei preferito fosse più imprevedibile. Di interessante però ci sono stati anche dei riferimenti storici e tanta fedeltà descrittiva, abbastanza intriganti da lasciarmi sorvolare su quel piccolo difetto legato all’intreccio della narrazione.

    In definitiva, consiglio questo libro a chi vuole scoprire la figura del pirata, a chi ha voglia di lanciarsi in un’avventura a tratti divertente, a tratti crudele. Una storia capace di coinvolgere e stupire, proprio grazie alla vivida ambientazione e all’atmosfera disarmante, due caratteri a mio parere unici, introvabili in altri testi sull’argomento.

    E adesso vi saluto ma sono curiosa di sapere se lo leggerete o lo avete già letto, magari che ne dite di consigliarmi dei titoli simili? Sarei curiosa di leggere altro di così crudele e avventuroso! 😉

    franci
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