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    Poirot. Tutti i racconti | Il rapporto tra Agatha Christie e Poirot

    Buongiorno lettori! Come detto le novità di settembre sono infinite e martedì 1 è arrivato in libreria un tomo di 972 pagine contenete tutti i racconti di Poirot, il titolo è POIROT. TUTTI I RACCONTI e ciò che lo rende speciale, oltre ad essere una raccolta completa, sono una copertina e una cura grafica eccezionali, un vero gioiellino per chi come me adora la Christie e l’investigatore belga in pensione più celebre al mondo!

    Oggi il mio compito è raccontarvi un po’ il rapporto tra Agatha Christie e Hercule Poirot, un amore odio che sicuramente ha segnato la storia e il percorso di questo fantomatico personaggio!
    Per leggere altri contenuti simili, vi consiglio di dare uno sguardo agli altri blog partecipanti al blog tour e di continuare a seguire l’evento, vi lascio qui di seguito il calendario con tappe e blog ospitanti! 😉

    Per l’organizzazione dell’evento ringrazio Raffaella del blog The Reading’s Love, insieme alla casa editrice che ha fornito la copia del libro in anteprima Ma ora, ecco la scheda libro seguita dal mio approfondimento! 😉

    TITOLO Poirot. Tutti i racconti
    AUTORE Agaha Christie
    EDITORE Mondadori
    DATA DI USCITA 1 Settembre 2020
    CARTACEO 25.00 €  
    (CLICCA SULLA COPERTINA PER AVERE PIÙ DETTAGLI)

    Tutte le avvincenti indagini di Hercule Poirot, il piccolo detective belga dalle infallibili “celluline grigie”, nato dalla fantasia di Agatha Christie sono qui raccolte in un unico volume nel quale la vocazione narrativa della Regina del Giallo si esprime al suo meglio: storie che coinvolgono il pubblico in un raffinatissimo gioco di intelligenza accompagnate da raffinate illustrazioni d’epoca in bianco e nero.

    IL RAPPORTO TRA AGATHA CHRISTIE E POIROT

    Lo stravagante investigatore belga in pensione, Hercule Poirot, fa la sua prima comparsa nel 1920, quindi cento anni fa esatti, con la pubblicazione di POIROT A STYLES COURT, un giallo dall’immediata fortuna all’autrice, Agatha Christie, fin da subito sull’onda del successo.
    La figura del protagonista che si nasconde tra un investigazione e l’altra si profila come un personaggio scaltro, arguto, dai numerosi tic e manie, non è però un personaggio che l’autrice approfondisce oltre, ne sfrutta il ruolo ma non ci racconta la sua storia o altro. Al contempo, non è un personaggio che passa inosservato, lo si capisce da come entra nella scena, seppur spesso dopo tutti gli altri, e da come padroneggia ogni situazione con estrema calma e precisione

    Sa bene che alla fine la stella sarà lui. Potrà anche entrare in scena al termine del primo atto, ma nel secondo il palco sarà suo, e il suo momento di gloria alla fine del terzo è una certezza matematica.

    Sono rari i momenti in cui Hercule Poirot perde il controllo, molto spesso tutti i ragionamenti avvengono nella sua mente, a volte con situazioni di stallo, ma che portano subito dopo alla risoluzione o alla rivelazione di un indizio o di una logica essenziale a trovare la soluzione del mistero.

    Un personaggio ingombrante per certi versi, che ha un suo carisma unico capace di sopraffare qualsiasi scena, e forse anche la penna dell’autrice che più volte ha fatto capire come Poirot dopotutto sia uno di quei personaggi impossibili da governare.

    E che dire del rapporto fra noi due, la creatrice e la creatura? Be’, confesso che non è sempre stato rose e fiori! Mi è capitato di pensare: “Perché, perché, perché ho inventato questo ometto detestabile, pomposo e irritante?”.

    Un personaggio a volte detestabile per la sua autrice che tuttavia nel corso del tempo ha cercato di plasmarlo, di dargli un carattere più umano, meno logico e meccanico, ma più facile da controllare. Una missione probabilmente fallita, il cui intento tuttavia ha permesso all’autrice di convivere con la sua creazione, dando retta ai lettori che tanto hanno amato le storie con Poirot protagonista e proseguendo la saga fino ad un totale di 33 romanzi e 5 antologie di racconti. 

    Oggi, però, devo confessare che Hercule Poirot ha vinto. Mio malgrado, nutro un certo affetto per lui. È diventato più umano, meno fastidioso.

    L’ultimo libro dal titolo SIPARIO vede la morte dell’investigatore ormai anziano e affetto da una malattia, una pubblicazione che fu per certi versi una liberazione secondo le parole della Christie che scrisse questo romanzo durante la Seconda Guerra Mondiale, ma che riuscì a pubblicarlo solo nel 1975, a un anno dalla sua stessa morte.
    Ultimo libro della saga che è ambientato a Style Court, esattamente dove tutto è cominciato, con il ritorno del Capitano Hastings, come se la Christie volesse chiudere un cerchio, dando al proprio protagonista, che definì allora “un pesante fardello”, un epilogo chiaro, preciso, senza fraintendimenti per i lettori, e contemporaneamente regalare a quel personaggio che le portò tanta fortuna un gran finale, degno delle più rocambolesche investigazioni di Hercule Poirot.

    Be’, queste sono alcune delle mie impressioni su Poirot, fondate su una conoscenza pluriennale. Siamo amici e soci. Finanziariamente parlando, gli sono molto grata.

    Un rapporto quindi dolce e amaro, tra odio e amore, portato allo stremo per i desideri dei lettori, ma diventato quasi un peso per l’autrice stessa la cui penna si è trovata spesso costretta da quelle manie e quelle stravaganze che in origine aveva donato con piacere al personaggio di Hercuel Poirot. Un protagonista come detto ingombrante che certo non ha reso vita facile alla sua creatrice, ma che si è ritagliato un posto d’onore nelle fila dei più grandi detective della letteratura.

    Un personaggio unico che personalmente amo molto e che se ancora non lo avete fatto vi suggerisco di dargli una chance, leggendo i racconti di cui è protagonista, i 33 romanzi e se siete curiosi anche Testa d’uovo, un breve saggio di recente uscito in libreria di cui vi ho parlato QUI, che contiene oltre a moltissime citazioni che lo riguardano, una speciale introduzione e postfazione di Agatha Christie che parla proprio di Poirot e di come hanno convissuto per tanto tempo nel loro strano rapporto tra autrice e personaggio.

    franci
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