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    La guerra di papaveri, di R.F. Kuang (The Poppy War #1)

    Buon pomeriggio lettori! Sì, eccomi di nuovo qui, perchè oggi voglio parlarvi di un’altra lettura che ho affrontato negli scorsi giorni e che è arrivata in libreria proprio martedì, ovvero LA GUERRA DEI PAPAVERI, il primo volume della serie di R. F. Kuang che ha portato sullo scenario fantasy una storia avvincente, cruda ma ricca e coinvolgente.

    Prima di raccontarvi altro su questa lettura, vi lascio il calendario dell’evento cui partecipo per l’uscita del libro, con i blog partecipanti e le date in cui potrete trovare sulle diverse pagine le recensioni di questo intrigante e sorprendente fantasy! 

    Per l’organizzazione dell’evento ringrazio Miriam del blog Me and Books, insieme alla casa editrice che ha fornito la copia del libro in anteprima. Ma ora, ecco la scheda libro seguita dalla mia recensione! 😉

    TITOLO La guerra dei papaveri (The Poppy War #1)
    AUTORE R.F. Kuang
    EDITORE Mondadori
    PAGINE 516
    DATA DI USCITA 13 Ottobre 2020
    CARTACEO 22.00 €  |  E-BOOK 9.99 €  
    (CLICCA SULLA COPERTINA PER AVERE PIÙ DETTAGLI)

    Orfana, cresciuta in una remota provincia, la giovane Rin ha superato senza battere ciglio il difficile esame per entrare nella più selettiva accademia militare dell’Impero. Per lei significa essere finalmente libera dalla condizione di schiavitù in cui è cresciuta. Ma la aspetta un difficile cammino: dovrà superare le ostilità e i pregiudizi. Ci riuscirà risvegliando il potere dell’antico sciamanesimo, aiutata dai papaveri oppiacei, fino a scoprire di avere un dono potente. Deve solo imparare a usarlo per il giusto scopo.

    RECENSIONE

    Come anticipato nelle scorse settimane LA GUERRA DEI PAPAVERI era per me un titolo in TBR ricco di aspettative, il mio desiderio e le mie speranze erano che questo fantasy si sarebbe differenziato da tutti quelli letti sinora, avevo voglia di qualcosa di nuovo, fresco ma complesso, ed eccomi qui a parlarvi di un libro assolutamente unico.

    Fin dalle prime pagine è chiaro che non si tratta di un fantasy come gli altri, l’autrice ci trasporta in un ambientazione dalle note asiatiche, vediamo chiaro il suo intento nel trasmettere appieno i tratti di quella cultura e alcuni avvenimenti e guerre singolari semplici da determinare come spunto del racconto e degli eventi salienti, ma soprattutto ci troviamo quasi sopraffatti da uno stile sorprendentemente scorrevole, coinvolgente ed efficace. 

    Una narrazione che mi ha colta impreparata vista la complessità della lettura promessa, perchè ad una trama e a una costruzione della storia complesse mi sarei aspettata di dover affronare al contempo uno stile pesante, esageratamente tedioso, e invece ciò che emerge è una penna scaltra, una narrazione che ci trasmette l’essenza del worldbuilding e i dettagli di questo universo letterario, ma senza perdere mai di vista la trama e la crescita della protagonista come focus principale.

    Seguiamo infatti in questo libro le vicende di Rin, una protagonista che affronta un viaggio di formazione, un percorso sofferto e tortuoso che nella prima parte di questo volume si concentra esattamente sulla sua crescita come recluta, fino alla sua adolescenza, lasciandoci il tempo di conoscerla e appassionarci al personaggio, comprendere i traumi e il suo passato, affrontare al suo fianco i segni delle sue origini e le conseguenze della sua diversità e del suo ceto.
    Subito dopo ci troviamo invece catapultati in guerra, in una e più situazioni crude e difficili, non sono state rare le occasioni in cui ho faticato a procedere per la semplice schiettezza del racconto, l’autrice non risparmia davvero alcuna brutalità e lo fa lasciandoci il tempo di digerire un’amara sorpresa dopo l’altra, senza cambiare rotta, ma facendo maturare la sua protagonista di conseguenza e trasmettendo anche solo nel repentino cambio del racconto i termini con cui la guerra si impone su tutto.

    Da semplice orfana e schiava, Rin si trasforma in una figura forte e determinata, un personaggio che affronta un’evoluzione necessaria, mentre l’autrice ci mostra i compromessi cui la protagonista è costretta a sottoporsi e ad accettare pur di non sacrificare sé stessa agli altri. Un carattere che mi ha reso Rin più cara di quel che avrei creduto, mi sono sentita coinvolta nelle sue vicende, nelle sue scelte, ho cercato di comprenderla al meglio e di capire il perchè ha continuato a perseguire il suo obiettivo, abbandonando in parte i suoi principi, accettando ogni sfida e compromesso necessario. Ma ho apprezzato questa protagonista come poche altre e anche solo per questo è sicuramente un libro che sarà difficile da superare.

    Al fianco di Rin vediamo numerosi personaggi, nessuno banale o raccontato superficialmente, ognuno è costruito con coerenza e cosa più importante, non ci sono stravolgimenti amorosi a mettere uno stop all’avvicendarsi di trama, non ci sono relazioni scontate a distrarci da ciò che realmente conta, e per questo mi viene quasi da definirlo come un libro stoico, che rispecchia la sua protagonista, che procede per la sua strada e che ancora una volta si discosta dai fantasy in voga in questo momento.

    Una scelta coraggiosa dopo l’altra, R. F. Kuang costruisce un racconto fantasy di oltre 500 pagine che vediamo volare, un capitolo dopo l’altro, facendoci soffermare giusto su quei momenti quasi invalicabili che è giusto digerire con tranquillità, e portando in questo libro abbastanza avvenimenti e vicende da coprire quello che potrebbe essere l’arco di una trilogia, eppure questo è solo il primo libro e dopo averlo gustato ci resta semplicemente da attendere il seguito con trepidazione. Personalmente anche con la speranza che il sistema magico mi convinca giusto un attimo di più.

    La guerra dei papaveri è dunque un libro intenso, dalla trama complessa, dalla voce piena di rabbia, sangue e violenza, che non accetta mezzi termini, ma che al contempo ci trasporta in un’avventura unica, ricca e meravigliosamente appassionante. E se la magia non mi ha convinta, bè probabilmente perchè tutto considerato è un volume talmente pieno da aver bisogno di una rilettura per poter assimilare tutto, quindi non lasciatevi scoraggiare, ma affrontatelo certi di avere tra le mani una perla del fantasy da non lasciarsi sfuggire.

    (e con la consapevolezza che non è una lettura adatta ai deboli di cuore, ma questo spero di averlo trasmesso in modo chiaro!)

    Ed ora vi saluto, spero di avervi incuriositi, nel caso fatemelo sapere nei commenti e se invece lo avete già letto (leggere divorato) come ho fatto io raccontatemi cosa ne pensate, se vi trovate d’accordo con me o meno e quali sono le vostre critiche a questa lettura…sono curiosissima! 😉

    franci
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