Scar, di Alice Broadway (Ink Trilogy #3)

Ho atteso tanto a lungo questo ultimo capitolo della serie che temevo mi avrebbe delusa, che non avrei più trovato la stessa magia che mi aveva conquistata nei precedenti libri, eppure una volta iniziato a leggere SCAR è stato come tornare a casa. Sembra una frase fatta, ma Alice Broadway senza troppi preamboli mi ha precipitata nella storia, lasciandomi il tempo per ricordare tutto e ritrovare il filo, ricordare i volti e ciò che era avvenuto prima, per poi gettarmi in pasto a un terzo libro ricco di eventi.

Una lettura che si è rivelata frenetica, questo ve lo avevo già accennato su Instagram negli scorsi giorni, e forse avrei preferito un po’ più di tempo per assimilare i singoli eventi e verità, ma ciò che caratterizza lo stile dell’autrice è proprio il ritmo, quella narrazione che approfondisce il giusto senza dover a tutti i costi costruire castelli su castelli per rendere la situazione, l’ambientazione, l’atmosfera. 

Alice Broadway va dritta al punto e visti i molteplici eventi che hanno stravolto la trama di questo ultimo volume direi che è tutto a suo favore! 

A proposito della trama ammetto che ho trovato parecchio arzigogolato il percorso verso il finale, soprattutto per un libro tanto breve (272 pag), ma la verità è che l’autrice ci ha dato ciò che avevamo bisogno, ciò che serviva per marchiare la storia, la protagonista e poter arrivare al finale con la convinzione che il lieto fine non esiste, ma che ci si può avvicinare, e che si può credere di poter risolvere qualsiasi situazione, pagando un prezzo e sacrificando qualcosa, ma raggiungendo in parte l’obiettivo.

Eh sì, se non conoscevate quest’autrice, dovete sapere che non è troppo clemente con i suoi personaggi, ma ha comunque la capacità di trasmettere con delicatezza anche le gioie, i momenti di serenità, come bolle in mezzo al caos e se ci pensiamo un attimo la vita è proprio così!

L’unico aspetto che rimane a tratti sognante e lontano dalla realtà sono le storie che intervallano i capitoli di tanto in tanto, racconti che ci hanno portato al fianco della protagonista a conoscere la verità o capire quantomeno che sta nel mezzo, che esistono molte verità e una realtà, ma che questa è difficile da comprendere e vedere da ogni punto di vista. Storie queste che nei precedenti volumi si sono fatte sentire parecchio, e che in questo temevo inizialmente di non ritrovare più, ma poi ecco che a poco a poco sono tornate, più vive e vicine alla realtà.

In definitiva, non posso parlarvi troppo della trama, non voglio spoilerare nulla né raccontarvi troppo di quelle storie che sembrano fiabe crudeli, quindi dopo avervi raccontato dello stile e del temperamento di Alice Broadway mi resta da dirvi che Scar è un finale degno della Ink Trilogy, una storia che sa distinguersi dalle altre, dai soliti fantasy, che mischia le favole alla realtà e che pone al centro di tutto la paura del diverso, un sentimento sempre più forte fino a questo grande finale, un epilogo che mostra tutte le cicatrici di ciò che è stato illuminandoci sulla verità oltre la realtà di Leora.