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  • Recensione / Review Party

    Fuoco e Sangue – George R.R. Martin

    Buonasera! Le novità di oggi non sono ancora finite, perché in libreria è arrivata anche la nuova edizione firmata Oscar Vault di FUOCO E SANGUE, prequel della celebre saga Game of Thrones di George R.R. Martin. Era da parecchio che lo avevo in wishlist e ho colto l’occasione di leggerlo in questa riedizione partecipando al Review Party organizzato per l’uscita! 

    Per questo evento vorrei ringraziare Raffaella di The Reading’s Love che ha organizzato come sempre tutto magnificamente e la casa editrice per la copia omaggio da leggere in anteprima. Questa edizione è ancora più bella della precedente e adoro la cover, rappresenta perfettamente il contenuto di questo prequel. Ma bando alle ciance, passiamo subito alla scheda libro e alla recensione! 😉

    TITOLO Fuoco e Sangue
    AUTORE George R.R. Martin
    EDITORE Mondadori
    DATA DI USCITA 28 Ottobre 2019
    PAGINE 696
    CARTACEO 25.00 €  |  E-BOOK 12.99 €
    (CLICCA SULLA COPERTINA PER ACQUISTARLO)

    Secoli prima degli eventi de Il Trono di Spade, Casa Targaryen – l’unica famiglia di signori dei draghi a sopravvivere al Disastro di Valyria – si stabilì a Roccia del Drago. Con Fuoco e Sangue, primo di due volumi, ha inizio la loro storia sotto il leggendario Aegon il Conquistatore, creatore del Trono di Spade, per proseguire raccontando le generazioni di Targaryen che hanno combattuto per difendere quell’iconico scranno, fino alla guerra civile che quasi dilaniò la loro dinastia. Che cosa è veramente successo durante la Danza dei Draghi? Perché era così micidiale visitare Valyria dopo il Disastro? Quali sono stati i peggiori crimini di Maegor il Crudele? Come si presentava Westeros quando i draghi dominavano i cieli? Sono solo alcune delle domande cui viene data risposta in questa cronaca essenziale, narrata come fosse scritta da un erudito maestro della Cittadella. I lettori di Martin hanno intravisto brevi parti di questa storia in volumi come Il Mondo del Ghiaccio e del Fuoco, ma adesso, per la prima volta, l’arazzo completo della storia di Targaryen è svelato. Con tutta la portata e la grandezza di Declino e caduta dell’Impero Romano di Gibbon, Fuoco e Sangue costituisce il gioco del trono definitivo, facendo assaporare ai lettori in modo del tutto nuovo la movimentata, spesso sanguinosa e sempre affascinante storia di Westeros.

    RECENSIONE

    FUOCO E SANGUE è il prequel ufficiale de Il trono di spade, ma fin da subito è chiaro che si discosta parecchio dalla saga in termine di stile. Al di là della distanza temporale in cui è ambientato rispetto alla serie che sinora abbiamo avuto modo di leggere, ci sono parecchi caratteri che rendono questo libro totalmente differente. Il primo è chiaro dalla prima riga: Martin ha scelto per Fuoco e Sangue un approccio narrativo di tipo storico, quello che sembra di avere per le mani è un vero e proprio saggio per come è stato scritto. Quasi stessimo leggendo di Cesare o Alessandro, ci addentriamo nelle vicende che hanno portato i Targaryen sul trono di spade. 

    Nel corso della lettura vengono riempite alcune lacune lasciate in sospeso nella serie principale e ben presto ci troviamo a fare fronte ai giochi di potere e alle guerre che caratterizzano i libri di Martin. L’autore ci porta davanti ai nobili più testardi e a quelli più furbi, ci racconta come fu “incoronato” il re del nord e come nacque la carica di primo cavaliere, addirittura assistiamo alla creazione del celebre trono di spade e quello è un momento quasi indimenticabile, perchè nonostante sia tutto raccontato quasi fosse un libro di storia, la capacità di Martin di portarci nel vivo delle vicende è ineguagliabile.

    Ne Il trono di spade non ho esageratamente apprezzato lo stile di Martin, ma questo cambio radicale di narrazione mi ha convinta delle sue capacità. Non sono una che elargisce complimenti facilmente dopo una delusione, ma con questo libro trovo che Martin abbia capito appieno il lettore. Quello che ogni amante della serie de Il trono di spade vuole e che ritroviamo in questo prequel sono i dettagli, tutte le informazioni su quel mondo meravigliosamente affascinante e completo di ogni possibile intrigo, patto, alleanza, guerra, amore, vendetta, senza però tralasciare il worldbuilding e quei caratteri fantasy tanto semplici ma altrettanto pazzeschi.

    Ed eccoci arrivati ad uno dei noccioli della questione, ovvero l’aspetto fantasy, quello che di simile allo storico non può davvero avere nulla, ma se sulla cover abbiamo uno squamato di drago e uno stemma con dei draghi, bè, vi assicuro che non è una coincidenza. Come saprà anche chi ha seguito la serie TV i draghi sono da sempre i grandi compagni della stirpe Targaryen e questo libro è il primo di una duologia che ci racconta di questa nobile famiglia dall’inizio della loro avanzata al potere, sino alla caduta. Ecco perchè i draghi sono un elemento fondamentale, il punto cardine di molte delle vicende che riguardano i Tragaryen e spesso la chiave del loro potere. A questo punto devo confessarvi che non ho che da elogiare Martin per la capacità di rendere queste creature vive, reali. Ebbene sì, perchè dal suo racconto “storico” caratterizzato da un tono quasi autorevole ciò che emerge è la sensazione che quel mondo che descrive con una così assoluta certezza non può che essere esistito e così anche quelle splendide creature. 

    George R.R. Martin ha dovuto mettere fine a questo libro per riportarmi alla realtà, perchè lasciandomi trasportare dalle sue parole mi sono lasciata sopraffare dalla realtà di Westeros, dalle sue regole e anche dalle sue creature. Ho sentito questa storia estremamente vivida tra le mie mani e nella mia immaginazione che si è lasciata condurre in una danza di fuoco e sangue una pagina dopo l’altra, accettando le più atroci crudeltà e l’arroganza più assoluta, restando a bocca aperta davanti a risvolti spesso inaspettati nonostante conoscessi già “il finale” di questa stirpe sanguinaria. Sono rimasta incollata alle pagine in attesa di quell’epilogo, chiedendomi se davvero potesse avere senso ciò che sinora Martin ci aveva raccontato.

    Eppure, nonostante questo mio forte coinvolgimento, devo dire che Fuoco e Sangue non è un romanzo per tutti, perchè se da un lato i dettagli e la narrazione sono il punto forte di questa lettura, in realtà sono un grande freno per chi ad esempio non ha mai letto nulla de Il trono di spade. Tutti questi dettagli non possono che rallentare e sommergere un nuovo lettore che si approccia per la prima volta alla storia de Il trono di spade. Soprattutto se per un nuovo lettore può essere già dura comprendere alla prima lettura le dinamiche della serie principale, questo prequel potrebbe ancor di più confonderlo e scoraggiarlo.

    Tuttavia è un libro che consiglio di cuore a chi amato la serie principale, anche se come me non avete amato i Targaryen e la loro arroganza, perchè è un pezzo di storia assolutamente da conoscere se le vicende di Westeros vi hanno conquistato. Di certo è un libro che risponderà a moltissime domande e metterà le giuste basi per comprendere meglio gli sviluppi de Il trono di spade.

    Ed ora vi saluto, vado a immergermi in una nuova avventura librosa prima di dormire, ma sono davvero curiosa di sapere se avete letto questo libro o se lo leggerete, ma soprattutto se anche voi avete un rapporto di odio e amore con Martin…insomma, io non so più se adorare le sue storie o bruciare le sue penne!

    franci
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