Libri, Libretti, Libracci
  • Approfondimento / Blogtour / Recensione

    Piccole donne di Louisa May Alcott | Vi racconto di Meg

    Buongiorno! Quest’oggi tocchiamo note nostalgiche perchè vi parlerò di un libro che ha sicuramente segnato molte giovani lettrici, ovvero PICCOLE DONNE, di Louisa May Alcott. Personalmente ho avuto la sfortuna di non leggerlo alla giusta età, ma ammetto di aver comunque amato alla follia le vicende delle sorelle March nella lettura di questa riedizione speciale. L’occasione di leggerlo l’ho infatti colta al volo ai miei 25 anni suonati con l’uscita in libreria della nuova edizione Oscar Vault di Piccole Donne che comprende in realtà il ciclo completo dei quattro celebri romanzi: Piccole Donne, Piccole Donne crescono, Piccoli Uomini, I ragazzi di Jo

    Noi blogger ne festeggiamo l’uscita in libreria con uno scoppiettante Review Tour 2.0, un evento in cui ogni blogger partecipante presenterà il libro con una recensione e farà un particolare approfondimento, nel mio caso vi parlerò del personaggio di Meg, la più grande delle sorelle March.

    Prima di passare alla recensione e all’approfondimento, vorrei ringraziare la casa editrice per la copia recensione ed Ely de Il Regno dei Libri e Susy de I miei magici mondi per avermi coinvolta nell’iniziativa ed aver organizzato tutto quanto alla perfezione come sempre! Ma diamo un taglio alle chiacchiere e andiamo al sodo: ecco la scheda libro, seguita dalla recensione e dall’approfondimento sul personaggio di Meg.

    TITOLO Piccole Donne
    AUTORE Louisa May Alcott
    EDITORE Mondadori
    DATA DI USCITA 21 Novembre 2019 (nuova edizione)
    PAGINE 948
    CARTACEO 28.00 €  |  E-BOOK 8.99 €
    (CLICCA SULLA COPERTINA PER ACQUISTARLO)

    Louise May Alcott (1831-1888) è la seconda di quattro figlie, colta e impegnata. Fu infermiera durante la guerra, insegnante e sarta, fino a quando il successo di Piccole donne non la rese una scrittrice da tutto tondo.

    Jo, Meg, Amy e Beth: negli Stati Uniti della Guerra di Secessione le giovani sorelle March vivono i piccoli conflitti e i grandi slanci della loro età, nonostante la preoccupazione per il padre al fronte e le ristrettezze economiche. Divenuta subito un classico, la loro storia di una piccola comunità femminile – che la Alcott narra attingendo alla propria esperienza personale e dipinge con un linguaggio immediato e realistico – ha affascinato intere generazioni di lettrici con la sua freschezza e vivacità.

    RECENSIONE

    La meraviglia di questi romanzi è probabilmente nota a molti di voi, ma se ancora c’è qualcuno che come me non ha avuto modo di leggerli da ragazzina, allora consiglio subito di recuperarne la lettura, ed ora vi racconto il perchè.

    Piccole Donne è una storia semplice che fin da subito travolge il lettore con un mare di emozioni, l’autrice ci trascina sin dalla prima riga nella casa di quattro ragazzine (Meg, Jo, Beth, Amy) le cui vite sono state stravolte dalla guerra e i cui sogni sono stati frenati dalla drammatica situazione, tuttavia in casa March la speranza è l’ultima a morire perchè gli animi delle quattro protagoniste sono spinti da grandi emozioni, sentimenti onorevoli e un desiderio di bontà sconfinata. La loro guida è una madre accorta, una donna capace di andare avanti nonostante tutto, impartendo lezioni alle proprie bambine perchè possano affrontare la vita con l’atteggiamento più puro, ma non è certo una madre che non lascia spazio alla volontà delle sue figlie. 

    Le ragazze lasciate spesso di fronte a “sentieri” biforcuti nel corso del racconto si ritrovano a compiere scelte più discutibili di altre, maturando e imparando dai propri sbagli. La loro evoluzione è ciò che in effetti ho trovato di più affascinante, ogni situazione è infatti per le ragazze March lo spunto per una nuova lezione di vita, il loro entusiasmo è incredibilmente coinvolgente ed è meraviglioso come l’autrice sia stata in grado di rendere tutto ciò con una narrazione leggera, un ritmo di lettura scorrevole e ben equilibrato.

    Oltre alle protagoniste naturalmente molti altri personaggi coinvolti nel racconto vengono portati da un libro all’altro verso una maturazione del carattere. Il bello di leggere l’intero ciclo in una volta sola è anche questo, seguire i personaggi, le loro storie che si intrecciano, le loro emozioni e le debolezze che li portano pian piano verso ciò che è il loro destino. Ma vi devo avvisare che la Alcott ha saputo arricchire la storia di questa famiglia con tanto amore quanta è la sofferenza: non mancheranno le lacrime, i cuori palpitanti e i momenti di terrore, alcuni personaggi ci lasceranno, altri verranno portati sino alle ultime pagine, ma tutti lasceranno un segno nei vostri cuori di lettori (o più probabilmente lettrici).

    Ce ne sono tante di Beth nel mondo, che se ne stanno timide e tranquille in disparte fino a che non c’è bisogno di loro e si prodigano con tanta gioia per gli altri al punto che nessuno intuisce i loro sacrifici fino al giorno in cui il piccolo grillo non smette di frinire e quella presenza dolce e radiosa svanisce, lasciando dietro di sé silenzio e ombra.

    La ricchezza di questa lettura è composta dalle emozioni, quelle dei personaggi protagonisti che emergono quasi in modo esagerato, e quelle del lettore che inevitabilmente finirà per affezionarsi a questa triste dolce storia. Personalmente ho amato il carattere umano di questi libri, ho sentito in modo vivido intorno a me ogni singolo momento di felicità, per poi essere schiacciata dal peso della sofferenza, dei cuori colmi di tristezza, di quelli che hanno perso ogni speranza, ed essere infine tirata su da un sorriso, una canzone, un amore inaspettato.

    Consiglio questa lettura alle giovani lettrici (e visto che siamo sotto Natale direi che potrebbe essere un dono preziosissimo per quest’ultime) una di quelle letture che si portano nel cuore per sempre. Forse proprio perchè non ho avuto la fortuna di leggerlo da ragazzina, sento di doverlo consigliare in modo spassionato a queste lettrici, ma la storia della famiglia March come pochi altri è uno di quei racconti che si possono apprezzare sempre e comunque, una storia semplice ma non leggera, emozionante e ben equilibrata, capace di donare entusiasmo per i gesti più gentili e i cuori più buoni.

    Ed ora vi racconto della dolce Meg, dei suoi sogni, dei suoi desideri e del suo destino.

    MEG MARCH

    La più grande delle sorelle March è una dolce signorina quando ne facciamo la conoscenza in Piccole Donne. Il suo animo dolce e gentile va spesso a scontrarsi con il ruolo di sorella maggiore, ma il suo carattere responsabile e la tempra decisa la rendono una guida per le più piccole, persino la scapestrata Jo non può fare a meno di darle retta il più delle volte. Come una piccola donna, Meg si adatta alle situazioni con eleganza, garbo e destrezza anche nei più infimi salotti di signore, attirando spesso l’attenzione dei giovani uomini. Tra tutte è quella la cui evoluzione avviene in modo repentino, frettoloso quasi, ma d’altronde quel momento di transizione tra l’essere una ragazzina e una donna non può durare per sempre. Non vi svelerò chi sarà il suo sposo, ma il suo cuore aprirà ben presto le porte all’amore, la vedremo crescere ed essere una moglie, una madre, ma il ruolo di sorella maggiore, di roccia non l’abbandonerà mai. 

    Una protagonista che ho amato molto, la cui storia mi ha emozionata e fatta sorridere, un personaggio che avrà sempre un posto tutto suo nel mio cuore di lettrice.

    Ed ora vi saluto, anche oggi mi immergerò in una nuova lettura, ma nel frattempo sono curiosa…

      A QUALE DELLE QUATTRO SORELLE MARCH VI SENTITE PIÙ AFFINI?  

    Aspetto il vostro feedback, fatemi sapere commentando qui sotto se vi sentite più Meg, Jo, Beth o Amy, e se non coincide, ditemi anche quale di loro è la vostra preferita ♥

    franci
  • Potrebbero anche interessarti

    Nessun commento

    Lascia un commento