Brr, che freddo!

L’inverno non è più la stagione di un tempo, ormai è breve e leggero, mentre una volta veniva definito lungo e duro. I cambiamenti climatici hanno portato a delle sfumature impreviste delle stagioni tanto che ormai sembra di averne otto anzi che quattro, ma i giorni della merla sembrano ricordarci sempre del vero inverno. 
Sarà soggezione, sarà tradizione, ma dal 29 al 31 gennaio la natura sembra tornare al suo ciclo naturale. La temperatura si abbassa, il cielo si ingrigisce e magicamente eccoci al caro e vecchio duro inverno.

Non è una stagione per tutti, ma sicuramente è una meravigliosa stagione per noi lettori, perchè ogni scusa è buona per rimanere al calduccio mentre fuori gela a leggere un buon libro. E si sa che noi lettori abbiamo una fantasia e una visione del mondo irrefrenabile e tutta nostra, ecco perchè adoro l’inverno.

Nella mia visione di lettrice l’inverno assume un fascino tutto suo e, mentre il paesaggio gela, i miei occhi “scattano” fotografie indimenticabili, cartoline da catalogare in memoria come i più pacifici momenti dell’anno. L’inverno sembra spazzare via i rumori, il caos e il disordine. Che sia neve o ghiaccio, tutto si colora delle sfumature del bianco e dei grigi freddi e il mondo fuori dalla finestra assume l’aspetto di un regno incantato, come Narnia sotto il dominio della Strega Bianca.

Ogni cosa sembra immobile nel tempo e nello spazio, la vita sembra essere spazzata via come nel più inquietante tra i libri post-apocalittici, e se da un lato tutto questo mette un po’ di angoscia, dall’altro non posso fare a meno di rimanere affascinata dall’effetto della brina, dalla bellezza di un paesaggio ghiacciato. Esattamente fuori da quella finestra dove nel resto delle stagioni l’erba nei campi verdeggia, ora tutto è cristallizzato e facile da osservare, studiare e memorizzare. 

Nel resto dell’anno tutto sembra essere in costante cambiamento, ma quando il vero inverno cala inesorabilmente la natura si ferma, come per riposare, per ricaricare le energie.

Ed è in questi momenti che amo guardare fuori dalla finestra o scendere in giardino e osservare i campi intorno casa e poi il bosco, dove gli unici movimenti sembrano essere quelli dei corvi, delle poiane e degli uccellini. Nulla a che vedere con la frenesia delle altre stagioni, che nella loro bellezza e nei loro colori mi distraggono con i conigli e gli altri animaletti della campagna, l’erba alta che ondeggia al ritmo del vento, o le foglie in ogni sfumatura di rosso che fanno sembrare l’orizzonte infuocato.

L’inverno è come un quadro, immobile ma tangibile, un momento in cui è facile perdersi nei dettagli o fissare l’orizzonte e la sua semplicità.

Ma alla fine credo che ogni stagione abbia le sue bellezze, l’inverno è solo il momento più tranquillo per osservare la natura immobile, nelle sue forme più essenziali.

In realtà è anche la stagione del Natale, delle feste di paese più rumorose, dei dolci più gustosi e dei piatti più complessi, è anche il momento dell’anno in cui si sta di più in famiglia, delle serate pigre davanti ad un film e dei maglioni assurdi.

Ed ecco tutto ciò che adoro dell’inverno, che quest’anno devo ammettere mi è mancato, e che spero il prossimo anno riesca a prendersi più spazio.