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    Fondazione anno zero, di Isaac Asimov

    Buongiorno lettori! Proseguiamo l’avventura all’interno di FONDAZIONE IL CICLO COMPLETO, la raccolta completa dei libri di Isaac Asimov del Ciclo delle Fondazioni, e secondo l’ordine cronologico scelto per il libro approdiamo oggi nel secondo prequel della trilogia, ovvero FONDAZIONE: ANNO ZERO!

    Vi ricordo l’ordine cronologico dei sette libri del ciclo: Preludio alla Fondazione (1988), Fondazione: Anno Zero (1993, postumo), Cronache della Galassia (1951), Il Crollo della Galassia Centrale (1952), L’Altra faccia della Spirale (1953), L’Orlo della Fondazione (1982), Fondazione e Terra (1986).

    Questa lettura si è rivelata in linea con la precedente, Preludio alla fondazione, ma con qualche piccolo cambio di rotta. Prima di raccontarvi la mia esperienza di lettura però vi lascio il calendario dell’evento così che possiate volendo leggere le recensioni di questo libro anche degli altri blog partecipanti! 😉

    Di seguito la scheda libro della raccolta, seguita dalla mia recensione di FONDAZIONE ANNO ZERO, un libro che conclude l’incredibile premessa alla trilgoia.

    TITOLO Fondazione. Il ciclo completo
    AUTORE Isaac Asimov
    EDITORE Mondadori
    PAGINE 1476
    DATA DI USCITA 9 Giugno 2020
    CARTACEO 14.99 €  |  E-BOOK 32.00 €
    (CLICCA SULLA COPERTINA PER AVERE PIÙ DETTAGLI)

    Il ciclo originale della “Fondazione” venne pubblicato tra il 1951 e il 1953, subito acclamato come un capolavoro della fantascienza. Trent’anni più tardi tra gli anni ’80 e ’90 del Novecento sono stati pubblicati i due romanzi che costituiscono il prequel della saga. In questo volume è disponibile l’intera saga.

    TRAMA “PRELUDIO ALLA FONDAZIONE” L’Impero galattico è giunto a una fase critica e Cleon I, l’ultimo imperatore, è destinato a perdere il controllo della Galassia, ma a saperlo sono solo Hari Seldon, il creatore della psicostoria, e Demerzel, il robot umanoide.

    RECENSIONE "FONDAZIONE ANNO ZERO"

    FONDAZIONE ANNO ZERO è un prequel che ha inizio 8 anni dopo il finale di Preludio alla fondazione. La situazione è più stabile, in stallo più che altro, mentre l’Impero è sempre più in decadenza

    Ritroviamo i protagonisti del precedente volume e alcuni nuovi nomi, volti che avranno per certi versi il ruolo di introdurci alla trilogia vera e propria. Tuttavia il vero protagonista del libro rimane come nel precedente Hari Seldon e la sua Psicostoria, ma in questo volume più che nel precedente ritroviamo le dinamiche sociopolitiche che caratterizzano il contesto del racconto.

    Attorno a queste problematiche vengono portate a galla situazioni estremamente umane, l’autore ci mostra infatti come un qualsiasi conflitto derivante dalla natura umana possa essere ambientato in un epoca futura quasi come se fosse la nostra. La spinta della trama, meno adrenalinica del precedente volume, arriva proprio da queste situazioni, dinamiche che rendono statico il romanzo ma che portano ad un evoluzione della storia verso ciò che affronteremo nella trilogia.

    A mancare è anche la grande attenzione mostrata in Preludio alla fondazione verso l’ambientazione futuristica, il tutto è infatti incentrato sull’umanità e sui suoi problemi, dislegandosi dal senso di tecnologia tipico del genere. Carattere che tuttavia mette in chiaro le intenzioni dell’autore e il tipo di storia che ha scelto di raccontare, il volto che ha deciso di approfondire rispetto alla trama.

    Ho trovato che molti personaggi già presenti nel libro precedente fossero maggiormente caratterizzati e soprattutto approfonditi, in Hari Seldon ho poi trovato una maturazione e un’evoluzione estremamente plausibili e necessari. Ciò che invece mi ha fatto storcere il naso è stata Dors Venabili, completamente cambiata rispetto al volume precedente, come se la rivelazione sulla sua natura nell’epilogo di Preludio alla fondazione avesse reso incapace l’autore di darle il suo tono, di raccontarla esattamente come l’abbiamo conosciuta.

    Un aspetto quest’ultimo che penalizza questo secondo prequel ma che impallidisce a confronto della complessa storia che Asimov ha ideato come premessa alla trilogia originale, un racconto che ci permette di conoscere a fondo Hari Seldon e le vicende che ne fecero una leggenda.

    Un libro, FONDAZIONE ANNO ZERO, che sicuramente completa perfettamente la storia di Preludio alla fondazione, richiamando ai volumi successivi e ancora una volta al Ciclo dei Robot. Due prequel assolutamente necessari per amare fino in fondo questo universo letterario, ammirandone la sorprendente complessità.

    Ed ora vi saluto, mi getto immediatamente sul primo libro della trilogia perchè sono avvero curiosissima! Di Prima fondazione (o Cronache della Galassia) ve ne parlerò bene lunedì 6 luglio, nel frattempo qui sotto trovate il calendario del blogtour dedicato alla raccolta, ricco di approfondimenti e curiosità sull’incredibile saga ideata da Isaac Asimov.

    Nel calendario trovate la data di pubblicazione della tappa, il nome del blog che la ospita e l’argomento.

    franci
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