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    Cime tempestose, di Emily Brontë

    Buongiorno lettori! In occasione di una delle prossime uscite Oscar Vault, ovvero SORELLE BRONTE. I capolavori delle impareggiabili penne sororali, vi racconto della mia esperienza di lettura di CIME TEMPESTOSE, uno dei tre romanzi contenuti nel volume insieme ad Agnes Grey di Anne Brontë e Jane Eyre di Charlotte Brontë.

    Vi lascio qui il calendario del Review Tour nel caso siate curiosi di conoscere anche gli altri libri, più sotto trovate invece la mia recensione…

    Per l’organizzazione dell’evento ringrazio Miriam del blog Me and Books, insieme alla casa editrice che ha fornito la copia del libro in anteprima. Se siete curiosi potete trovare tutti i dettagli sul libro cliccando qui, ma io non posso più resistere e passerei a parlarvi di Cime Tempestose!

    RECENSIONE "CIME TEMPESTOSE"

    CIME TEMPESTOSE è un libro che avevo già iniziato tempo fa, ma non mi aveva del tutto convinta e alla fine lo avevo abbandonato al secondo o terzo capitolo. Questa volta l’ho ripreso in mano, ho deciso di sperimentare appuntandomi direttamente sul libro i miei pensieri e mi sono goduta la lettura ammirando lo stile di Emily Brontë che sempre più si fa vivido ed intenso

    Probabilmente ho trovato il periodo giusto per leggerlo, o forse avevo abbandonato ogni aspettativa, ma alla fine ho finalmente dato una chance a questa meraviglia che mi ha rivelato una penna del tutto inaspettata.

    Prima di immergermi in questa lettura ero davvero convinta si trattasse di una storia d’amore, ma in realtà un amore controverso è solo un pretesto per l’autrice per raccontare molto, molto di più. In questo romanzo si parla di debolezze umane, di relazioni complesse, di conflitti dovuti ad un amore oppresso, ma anche di scelte sbagliate che portano gli eventi a crollare in una valanga di sofferenza e crudeltà gratuita.

    Una storia dai tratti drammatici, crudi, in cui Emily Brontë non risparmia nessuno dei suoi protagonisti, creando un racconto nel racconto e amplificando il messaggio morale con una trama che si rivela circolare. Più volte possiamo infatti riconoscere nel corso della narrazione le stesse dinamiche, gli stessi meccanismi, attraverso un tempo del racconto che ricopre più generazioni di personaggi ingabbiati dal proprio passato, dalle proprie scelte obbligate e da situazioni impossibili da cambiare e al contempo da prevedere.

    C’è violenza, c’è crudeltà come detto e c’è tragedia, ma il tutto è incorniciato da una particolare attenzione al fascino della natura, della brughiera inglese dello Yorkshire, del paesaggio utilizzato come specchio della storia, come vi ho raccontato nel post di approfondimento, un elemento vivo che accentua l’avvicendarsi della trama, a volte un metro di misura per i protagonisti, per spiegarne i comportamenti, altre volte semplicemente un metodo per rafforzare i concetti tramite figure retoriche o descrizioni, parti della narrazione che evidenziano le emozioni, le costruiscono e le plasmano a seconda di come la storia va sviluppandosi, dell’umore dei protagonisti, delle scene di gioia piuttosto che di sofferenza o paura.

    Un romanzo oscuro oserei dire, eppure l’autrice lascia uno spiraglio, una via d’uscita da quel cerchio fatto di ingiustizie, dando infine una seconda occasione a Wuthering Heights, a quelle famiglie sfortunate che hanno incontrato un’ombra oscura sul proprio percorso e che solo dopo la sua scomparsa riescono finalmente a tirare un sospiro e provare così ad uscire da quegli schemi che per l’intero libro abbiamo conosciuto.

    Una storia che nella sua semplicità rivela un mondo intero di tematiche, emozioni, situazioni amplificate per essere di monito, e sì, anche una storia d’amore controversa, per cui a tratti si fa il tifo, odiando i personaggi talvolta, ma divorando con gli occhi quelle parole utilizzate con maestria per costruire una trama appassionante e una narrazione dal fascino unico e indimenticabile da un’autrice si è meritata con questo libro tutta la mia ammirazione.

    Una lettura che come avrete capito ho amato, nonostante trovo debba essere affrontata nel momento giusto, con calma, lasciandosi travolgere dalla narrazione, alla scoperta dell’incredibile penna di Emily Brontë che purtroppo non ci ha lasciato altri scritti, ma che sicuramente troverete indimenticabile!

    Ed ora vi saluto, ma vi lascio qui sotto una citazione che ho molto apprezzato e che racconta l’essenza di quell’amore che ritroviamo tra le pagine di Cime Tempestose, tra amore puro e tormento.

    Il mio pensiero principale nella vita è lui. Se tutto il resto perisse e lui restasse, io continuerei a essere; e se tutto il resto persistesse e lui venisse annientato, l’universo mi sarebbe estraneo.

    franci
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